sabato 2 Agosto 2025
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Catanzaro

Calabria, radici e futuro: Giuli alla riscoperta del patrimonio.

La Calabria, terra intrisa di storia e identità, accoglie il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in una visita che va oltre la mera istituzionalità, configurandosi come un ritorno alle radici, un tributo a un patrimonio millenario.

L’occasione è una serie di sopralluoghi mirati a monitorare l’evoluzione di interventi cruciali per la salvaguardia del tessuto storico e archeologico regionale.
Il punto di partenza è la Cattedrale di Catanzaro, ferita nel 2017 da un cedimento strutturale che ne ha determinato la temporanea chiusura.
La soprintendente Stefania Argenti ha illustrato al Ministro il percorso di recupero, un’operazione complessa che si interseca con la necessità di preservare l’autenticità dell’edificio e la sua rilevanza per la comunità religiosa, testimoniata dalla presenza dell’Arcivescovo Claudio Maniago e della Sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.
Il significato simbolico della visita assume profondità quando il Ministro Giuli sottolinea l’etimologia stessa del nome “Italia”, legato alla figura di Italo, originario di questa terra calabrese.

Un richiamo potente che colloca la Calabria al cuore della formazione identitaria del nostro Paese, un crocevia di culture e civiltà fin dall’antichità.
Questa consapevolezza alimenta un impegno concreto per la valorizzazione del patrimonio, non come mera vetrina turistica, ma come strumento di riscoperta delle radici e di rafforzamento dell’identità collettiva.
La discussione si concentra poi sui progetti di investimento, essenziali per un percorso di sviluppo sostenibile.
Il Ministro evidenzia come l’attivazione di cantieri, a Crotone e in altre aree della regione, rappresenti un segnale positivo, un indicatore di vitalità e di potenziale.
Questi interventi, però, non devono essere finalizzati unicamente al profitto economico, ma devono perseguire un obiettivo più ampio: la creazione di un valore sociale, che permetta alla popolazione di beneficiare direttamente della tutela e della promozione del patrimonio culturale.
Un modello di sviluppo che promuova una collaborazione sinergica tra pubblico e privato, dove l’impresa culturale agisca non solo come motore economico, ma anche come agente di cambiamento sociale e culturale.
Il tour si conclude con una passeggiata nel cuore del centro storico, fino al Teatro Politeama, simbolo della vivacità culturale di Catanzaro.
Il Ministro assicura un impegno continuo, attraverso progetti di ricerca e scavo, con particolare attenzione al Mezzogiorno d’Italia, confermando che la Calabria occupa un posto di rilievo nelle priorità del Ministero della Cultura.

Si tratta di un investimento strategico per il futuro, che mira a svelare nuovi tesori, a raccontare storie dimenticate e a rafforzare il legame tra la Calabria e il resto del mondo.

La sfida è quella di trasformare il patrimonio culturale in un motore di sviluppo economico e sociale, capace di generare opportunità di lavoro, di stimolare la creatività e di rafforzare l’identità di una regione ricca di storia e di potenziale.

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