sabato 2 Agosto 2025
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Potenza, Sport in Rabbia: Approvato Regolamento Senza Consultazioni

La recente approvazione da parte del Consiglio comunale di Potenza di modifiche al regolamento per l’utilizzo delle palestre comunali ha sollevato un’onda di sconcerto e profonda preoccupazione nel mondo dello sport lucano, manifestata con fermezza dal presidente del Comitato Regionale CONI Basilicata, Giovanni Salvia.

L’atto amministrativo, a suo dire, si configura come un esempio di gestione decisionale priva di dialogo e partecipazione, erodendo i principi fondamentali di trasparenza e inclusione che dovrebbero permeare l’azione pubblica.
L’assenza di consultazione preventiva, un elemento imprescindibile in questioni che impattano direttamente sulla vita sportiva del territorio, rappresenta una grave anomalia.

Né il CONI, garante e rappresentante dell’intero panorama sportivo regionale, né le federazioni affiliate, gli enti di promozione sportiva, o le singole associazioni, sono stati coinvolti nella fase di elaborazione del nuovo regolamento.
Questa omissione, a detta di Salvia, non è un mero errore procedurale, ma riflette un atteggiamento di disinteresse e superficialità nei confronti delle istanze provenienti dal mondo dello sport.
Il rischio, inoltre, è che i criteri di assegnazione delle palestre – un aspetto cruciale per l’organizzazione delle attività sportive – vengano definiti con una delibera di Giunta, un atto amministrativo di natura più agile e meno incline al confronto pubblico, rispetto a un regolamento comunale frutto di un processo deliberativo più complesso e aperto.

Questa scelta, secondo il presidente del CONI, limita drasticamente la possibilità di dibattito e condivisione, privando la comunità sportiva di un ruolo attivo nella definizione delle regole che la riguardano.
Salvia, forte della sua esperienza passata come consigliere e assessore allo sport nel Comune di Potenza, sottolinea l’eccezionalità di una simile deriva decisionale.
La sua presa di posizione, lungi dall’essere una questione personale, si configura come un atto di difesa nel nome di un intero settore che si sente trascurato e marginalizzato.
La distanza istituzionale tra il Comune di Potenza e il mondo dello sport, un divario già evidente nella mancanza di incontri ufficiali nonostante le ripetute richieste formali, appare ora inequivocabile.

L’amara constatazione è che, pur avendo avuto l’opportunità di instaurare un dialogo costruttivo con tutte le istituzioni regionali e provinciali, e persino con il sindaco di Matera, il Comune di Potenza sembra relegare lo sport a un ruolo di secondaria importanza.

Questa mancanza di riconoscimento, condivisa con rammarico, alimenta la speranza di un futuro in cui il dialogo e la collaborazione possano fiorire, restituendo al mondo dello sport il ruolo centrale che merita nella vita della comunità.

La questione non si esaurisce in una critica, ma si proietta verso un futuro che auspica un cambiamento di rotta.

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