L’importanza strategica del gas naturale e le prospettive di sviluppo economico per la regione Calabria si concentrano sull’opportunità di realizzare un rigassificatore a Gioia Tauro, un nodo logistico di primaria rilevanza a livello nazionale.
Durante un sopralluogo con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha delineato una visione ambiziosa per il porto, che va ben oltre la sua attuale funzione di hub per il transito di container.
Gioia Tauro, con i suoi 4,2 milioni di container movimentati all’anno, rappresenta un asset logistico di ineguagliabile valore.
Tuttavia, la sua attuale configurazione come porto di transhipment genera un impatto limitato in termini di ricchezza locale.
La prospettiva di un rigassificatore, in qualsiasi forma – sia esso una soluzione temporanea con una nave galleggiante o una struttura terrestre più permanente – si presenta come un catalizzatore per un’autentica trasformazione socio-economica.
L’idea di una soluzione mobile, una nave rigassificatrice temporanea, viene avanzata come alternativa pragmatica per accelerare il processo, riconoscendo la necessità di avviare immediatamente un ciclo virtuoso di investimenti.
Questa flessibilità dimostra la volontà di superare le rigidità burocratiche e di cogliere un’opportunità immediata, soprattutto se la decisione per Taranto dovesse rivelarsi negativa.
Il progetto rigassificatore non si limita a garantire la sicurezza energetica del territorio, ma si configura come fulcro per la creazione di un distretto agroindustriale di eccellenza.
La realizzazione di una “piastra del freddo” permetterebbe di surgelare i prodotti agricoli locali, incrementando il loro valore aggiunto e aprendo nuovi mercati.
Questa visione si allinea con le priorità del governo, che già un anno e mezzo fa ha riconosciuto l’opera come strategica, rendendola ammortizzabile attraverso la regolazione remunerata di Arera.
L’investimento potenziale, stimato in miliardi di euro, comprende il miliardo già destinato attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) nazionale, e si preannuncia come un motore di sviluppo per l’intera regione.
La trasformazione del porto di Gioia Tauro in un polo energetico e agroindustriale integrato rappresenta un’opportunità unica per generare occupazione, attrarre investimenti qualificati e promuovere una crescita sostenibile, liberando il pieno potenziale di un asset logistico di primaria importanza a livello nazionale e internazionale.
Si tratta, in sostanza, di riconvertire un punto di forza logistico in un motore di ricchezza e prosperità per la Calabria.