Vent’anni di impegno a difesa delle acque interne italiane: Goletta dei Laghi celebra la sua ventesima edizione, portando l’attenzione, quest’anno, sull’imponente e suggestivo altopiano silano in Calabria.
La campagna, un’occasione cruciale per valutare lo stato di salute dei nostri laghi, si conclude in una regione ricca di biodiversità e potenzialità inespresse.
Il monitoraggio, condotto sui laghi Arvo, Cecita, Ampollino, Ariamacina e del Passante – ciascuno rappresentato da un punto di rilevazione – ha restituito risultati incoraggianti.
Le analisi microbiologiche, mirate a rilevare la presenza di *Escherichia coli* ed enterococchi intestinali, si sono mantenute entro i limiti di legge, indicando una buona qualità delle acque dal punto di vista igienico-sanitario.
Parallelamente, i parametri chimico-fisici analizzati – pH, conducibilità, concentrazioni di azoto, nitriti, nitrati, fosforo, cloruri e solfati – si sono posizionati favorevolmente, collocandosi nelle classi di qualità più elevate.
Questo quadro complessivo suggerisce un ecosistema lacustre relativamente equilibrato, con un impatto antropico gestibile, almeno nel breve termine.
Tuttavia, la positività di questi dati non deve indurre a compiacenza.
La specificità del monitoraggio di Goletta dei Laghi assume un’importanza strategica, amplificata dall’assenza di dati aggiornati a livello regionale sullo stato delle acque superficiali dal lontano 2009.
Questa lacuna informativa impedisce una valutazione precisa dell’evoluzione della qualità delle acque e ostacola l’implementazione di politiche di gestione efficaci.
Antonio Nicoletti, presidente del circolo Legambiente Sila, sottolinea la necessità di una visione a lungo termine, capace di capitalizzare i risultati positivi ottenuti e di tradurli in una gestione integrata e sostenibile dei bacini.
Un approccio che non si limiti alla mera conformità alla normativa, ma che promuova attivamente la resilienza degli ecosistemi lacustri e il benessere delle comunità locali.
Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, evidenzia il potenziale turistico inespresso del territorio, richiamando la vocazione della Sila verso un turismo attivo e rispettoso dell’ambiente.
Un turismo che valorizzi non solo la bellezza paesaggistica, ma anche le tradizioni enogastronomiche, i borghi rurali e le peculiarità culturali.
La piena fruibilità dei laghi silani per attività balneari, un obiettivo ambizioso ma cruciale, richiede la rimozione di ostacoli gestionali e burocratici, liberando un potenziale economico e sociale significativo.
In definitiva, il lavoro di Goletta dei Laghi non si limita a un mero controllo analitico, ma si configura come uno strumento di sensibilizzazione e di stimolo per un cambio di paradigma nella gestione delle risorse idriche interne, promuovendo un modello di sviluppo che coniughi tutela ambientale, prosperità economica e coesione sociale.
L’eredità di questi vent’anni di monitoraggio deve ispirare un impegno continuo e condiviso per la salvaguardia di un patrimonio naturale prezioso e irrinunciabile.