L’esplosione dello sportello automatico dell’ufficio postale di Stornara, nel cuore del Foggiano, ha squarciato la quiete di una comunità fragile, risvegliando paure ancestrali e interrogativi sulla tenuta del tessuto sociale.
L’atto vandalico, perpetrato nelle prime ore del mattino, non è un mero furto, ma una ferita profonda inferta a un territorio già provato da una cronica carenza di risorse e da un senso di abbandono istituzionale.
La comunità di Stornara, un piccolo centro abitato di 5.800 anime, si ritrova a fronteggiare una nuova ondata di insicurezza, amplificata dalla precarietà delle strutture di sicurezza locali.
La presenza limitata di personale della polizia locale e una caserma dei carabinieri operante con organico insufficiente rendono il comune particolarmente vulnerabile a tali atti predatori.
L’esplosione ha non solo compromesso la funzionalità del servizio postale, vitale per l’erogazione di prestazioni essenziali, ma ha anche generato un clima di paura e sgomento tra i cittadini, sconvolti dal boato e dalla sensazione di impotenza.
Il sindaco Roberto Nigro, con parole cariche di amarezza e frustrazione, denuncia un campanello d’allarme ignorato.
Le precedenti richieste di supporto, indirizzate alle autorità competenti – Ministero dell’Interno e Prefettura – sono rimaste inascoltate, alimentando un senso di profonda delusione e la percezione di essere lasciati allo sbando.
L’episodio evidenzia una falla nella strategia di prevenzione e contrasto alla criminalità, che necessita di una revisione urgente.
Al di là del danno materiale, l’esplosione rappresenta un sintomo di una più ampia crisi di fiducia nelle istituzioni e di un progressivo deterioramento dei legami sociali.
La perdita del senso di sicurezza è un fattore destabilizzante che può minare la coesione della comunità e ostacolare lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Il richiamo del sindaco alle Poste per l’attivazione di una postazione mobile è un tentativo di mitigare i disagi immediati, ma non risolve il problema di fondo.
È indispensabile un intervento mirato e strutturale che rafforzi la presenza delle forze dell’ordine, promuova l’integrazione sociale e favorisca lo sviluppo di opportunità per i giovani, contrastando l’emarginazione e la disperazione che possono alimentare la criminalità.
La sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico, ma un diritto fondamentale che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini, senza distinzioni geografiche o sociali.
L’abbandono di Stornara è, in realtà, l’abbandono di un intero pezzo di Italia.