Nel cuore pulsante della Valle d’Aosta, precisamente tra le imponenti vette che dominano la Val d’Ayas, una suggestiva cerimonia ha celebrato la memoria di Carlo Romagnoli, figura di spicco nel panorama giornalistico e letterario solerino.
Il sindaco di Solero, Andrea Toniato, ha partecipato all’evento ospite del collega Pietro Dufour a Challand-Saint-Anselme, un gesto che sottolinea il profondo legame tra le comunità e la condivisione del dolore e della celebrazione.
L’omaggio a Romagnoli si è concretizzato nell’inaugurazione di una panchina e nella piantumazione di un giovane tiglio, simboli tangibili di un ricordo che affonda le radici nel territorio.
La panchina, in particolare, reca incisa una frase profondamente significativa, estratta dall’opera dello stesso Romagnoli: “La grande montagna.
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annullarsi in essa per non morire mai”.
Queste parole, cariche di suggestioni esistenziali e di amore per la natura, riflettono la visione del mondo dell’autore e il suo desiderio di trascendenza, di superamento della finitezza attraverso l’immersione nella maestosità del paesaggio alpino.
L’evento non si è limitato alla semplice commemorazione, ma ha rappresentato anche un’occasione di approfondimento e di condivisione culturale.
Davanti a un pubblico numeroso, composto da familiari, amici e appassionati, è stato presentato il volume “Racconti di un lettore”, un’opera che testimonia la sensibilità letteraria di Romagnoli e la sua capacità di cogliere l’essenza delle storie umane, intrecciandole con la bellezza e la forza del contesto montano.
La figura di Romagnoli emerge quindi come un ponte tra due realtà geografiche e culturali, Solero e la Valle d’Aosta, unendo la sua esperienza di narratore e giornalista con l’amore per le montagne.
La panchina e il tiglio piantato diventano così luoghi di riflessione, di ricordo e di ispirazione, invitando chiunque vi si sieda o passi a contemplare la grandezza della natura e la profondità del pensiero umano.
La sua eredità, incisa nel paesaggio e nelle parole, continuerà a risuonare, alimentando il legame tra la comunità e la memoria di un uomo che ha saputo raccontare il mondo con passione e sensibilità.