domenica 17 Agosto 2025
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Adda, due morti in 24 ore: fiume-trappola e allarme sicurezza

La corrente dell’Adda, apparentemente docile, si è trasformata in una spietata trappola, strappando la vita a due giovani in meno di 24 ore nel Lodigiano.
La serie di eventi drammatici, che hanno visto il fiume diventare teatro di una doppia tragedia, solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza delle acque interne e sulla percezione del rischio da parte dei giovani.
La prima vittima, un sedicenne, aveva lottato contro le acque a Merlino, per poi soccombere alle sue ferite in ospedale.
A Montanaso Lombardo, poche ore dopo, un ventenne ha perso la vita nonostante tempestivi interventi di soccorso.

Il recupero del corpo, operato dai sommozzatori dei vigili del fuoco, è stato preceduto dall’arrivo dell’elisoccorso e da frenetici tentativi di rianimazione, purtroppo senza esito.

Questi episodi tragici non sono eventi isolati, ma riflettono una tendenza preoccupante: l’aumento dei decessi legati al fenomeno del “tuffo azzardato” in fiumi e laghi, specialmente durante i mesi estivi, quando le temperature elevate spingono molti giovani a cercare refrigerio in acque aperte.

L’Adda, con le sue correnti talvolta insidiose e i suoi punti di immersione poco profondi ma con bruschi cambiamenti di pendenza, si rivela particolarmente pericolosa.

La dinamica degli incidenti suggerisce un complesso intreccio di fattori.

Oltre alla forza inaspettata delle correnti fluviali, spesso sottovalutata, entra in gioco la scarsa conoscenza del territorio, l’assenza di aree di balneazione attrezzate e sorvegliate, e una pericolosa tendenza a sottovalutare i rischi.

L’assunzione di alcol o l’uso di sostanze stupefacenti, sebbene non confermati in questi specifici casi, possono ulteriormente compromettere il giudizio e la capacità di nuoto, aumentando esponenzialmente il pericolo.
Questi eventi richiedono un’azione coordinata a diversi livelli.

È necessario un potenziamento dei sistemi di sorveglianza e monitoraggio delle aree a rischio, con particolare attenzione alla segnalazione di zone pericolose e all’implementazione di misure di sicurezza, come la presenza di bagnini e la delimitazione di aree balneabili.

Non meno importante è l’investimento in campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani, volte a promuovere una cultura della prevenzione in più

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