Halla Tomasdottir è stata eletta come la nuova presidente dell’Islanda, un evento che ha sorpreso molti osservatori politici. A 55 anni, l’imprenditrice ha ottenuto una vittoria significativa nella corsa alla carica presidenziale, superando le aspettative della vigilia. Questo segna la seconda volta nella storia del paese in cui una donna assume il ruolo di capo di Stato, dopo Vigdis Finnbogadottir che ha ricoperto la carica dal 1980 al 1996.Le elezioni di sabato hanno visto Tomasdottir primeggiare con il 34,3% dei voti, sconfiggendo l’ex premier ecologista Katrin Jakobsdottir, nota per le sue posizioni progressiste e femministe, che si è fermata al 25,2%. Al terzo posto c’era Hrund Logadottir, attuale direttrice dell’agenzia energetica statale e docente ad Harvard con il 15,5% dei voti. La partecipazione alle elezioni è stata notevole, con oltre il 64% degli aventi diritto al voto che ha partecipato, il tasso più alto dal 1996.Il ruolo del presidente in Islanda è principalmente cerimoniale ma include anche poteri come il veto legislativo e la possibilità di indire referendum. Nonostante non abbia esperienza politica precedente, Tomasdottir ha fondato Audur Capital nel 2007 per promuovere i valori femminili nel settore finanziario. Inoltre, è amministratrice delegata di The B Team, un’organizzazione no-profit fondata da Richard Branson per promuovere pratiche commerciali rispettose dei valori umanitari e ambientali.Durante la sua campagna elettorale, Tomasdottir si è impegnata a rendere l’Islanda un modello di sostenibilità ed ecologia e ha sostenuto l’uguaglianza per tutti insieme a un contratto sociale basato su giustizia, pace e inclusione. La sua elezione rappresenta una nuova prospettiva per il paese nordico e potrebbe portare a importanti cambiamenti in termini di politiche pubbliche e visione del futuro.
“Una svolta storica: Halla Tomasdottir nuova presidente dell’Islanda”
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