Un violento impatto frontale tra un autoveicolo privato e un furgone commerciale ha sconvolto la quiete della strada provinciale 95, nel tratto che collega Tito a Brienza, in provincia di Potenza.
L’incidente, verificatosi immediatamente a valle dell’uscita di una galleria, è stato drammaticamente aggravato dal rapido innesco di un incendio che ha avvolto il furgone, alimentato presumibilmente dalla fuoriuscita di carburante dovuta alla violenza dello scontro.
La gravità dell’evento ha immediatamente innescato un complesso intervento di soccorso, mobilitando diverse squadre dei vigili del fuoco, ambulanze terrestri e, crucialmente, l’eliambulanza dell’ospedale San Carlo di Potenza.
Quest’ultima, fondamentale per il trasporto rapido dei feriti più gravi in ambiente ospedaliero, ha rappresentato una risorsa strategica in un contesto di emergenza.
Secondo le prime ricostruzioni forensi, l’urto è stato il risultato di dinamiche ancora in fase di accertamento, che potrebbero coinvolgere fattori come un’invasione di corsia, una distrazione alla guida o, potenzialmente, un malfunzionamento meccanico di uno dei veicoli.
L’analisi della deformazione dei rottami e la verifica delle scatole nere, qualora presenti, saranno decisive per chiarire le responsabilità e le circostanze precise che hanno portato alla tragedia.
Il bilancio iniziale, provvisorio e suscettibile di modifiche in base all’evoluzione delle condizioni dei feriti, parla di nove persone coinvolte, con un numero di lesioni che varia da contusioni e fratture a ferite più serie e potenzialmente critiche.
L’età e la nazionalità dei feriti sono al vaglio delle autorità competenti.
L’intervento dei soccorritori è stato reso particolarmente complesso dalla presenza dell’incendio, che ha richiesto l’impiego di autopompe e autorespiratori per domare le fiamme e garantire l’evacuazione dei feriti.
La strada provinciale è stata temporaneamente interrotta al traffico per consentire le operazioni di soccorso e la rimozione dei veicoli incidentati, generando inevitabili disagi per la circolazione.
L’evento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale in aree montane come quella interessata, spesso caratterizzate da curve strette, pendenze elevate e visibilità limitata, sottolineando l’importanza di un’attenta manutenzione delle infrastrutture, di una segnaletica chiara e, soprattutto, di una guida prudente e responsabile da parte di tutti gli utenti della strada.
La comunità locale è scossa e si stringe alle famiglie delle vittime e dei feriti, auspicando una rapida guarigione e una piena luce sulla ricostruzione degli eventi.