“La Consulta si pronuncia sulla legittimità del reato di assistenza al suicidio: implicazioni cruciali per il diritto all’autodeterminazione individuale”

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Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Sara Cipolla, ha inviato la documentazione alla Corte Costituzionale affincheeacute; si esprima sulla legittimità costituzionale del reato di assistenza al suicidio imputato a Marco Cappato per aver accompagnato due individui nella loro scelta di porre fine alla propria vita presso una clinica in Svizzera, atto per il quale si era auto denunciato nella città lombarda. La questione sollevata riguarda non solo l’aspetto etico e morale legato al diritto all’autodeterminazione individuale in materia di fine vita, ma anche la compatibilità di tale reato con i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana. La decisione della Consulta sarà cruciale non solo per il caso specifico di Cappato, ma potrebbe avere ripercussioni significative sul dibattito pubblico e sulle future normative relative alla tutela della vita e della libertà personale.

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