Acque rosse a Santo Stefano: indagini sull’anomalia cromatica.

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Una suggestiva e preoccupante anomalia cromatica ha insospettito le acque antistanti Santo Stefano al Mare, in provincia di Imperia, questa mattina.
Una sfumatura rosso-violacea, intensa e inusuale, ha invaso la battigia, destando l’attenzione di bagnanti e residenti.
Immediatamente allertati, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto e l’Ufficio Marittimo di Riva Ligure, insieme al Sindaco Marcello Pallini, si sono mobilitati per accertare le cause dell’evento.
La colorazione, che ha immediatamente sollevato interrogativi sulla potenziale presenza di sostanze inquinanti, sembra concentrarsi in un’area limitata, ma la sua intensità ha giustificato un’azione preventiva.
Il Sindaco Pallini, testimone diretto della scena, ha espresso cautela, sottolineando l’importanza di escludere qualsiasi rischio per la salute pubblica e per l’ecosistema marino.
“La segnalazione è arrivata attorno alle nove,” ha dichiarato, “e l’origine più probabile sembra risiedere nel deflusso di acque dalla vallata interna.
Pur confidando che non si tratti di un vero e proprio inquinamento, ho ritenuto doveroso ordinare la chiusura temporanea della spiaggia e la raccolta di campioni d’acqua per analisi approfondite.

“L’Arpal (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Liguria) è stata allertata e si appresta a coordinare le indagini per identificare con precisione la natura della sostanza colorante.
Le ipotesi iniziali, pur in mancanza di dati certi, suggeriscono la possibilità di un deflusso accidentale di acque contenenti pigmenti organici, forse derivanti da attività agricole o industriali situate a monte.
La morfologia del territorio, caratterizzato da una fitta rete di corsi d’acqua e una pendenza significativa, favorisce il rapido trasporto di sedimenti e sostanze disciolte verso la costa.
Il fenomeno, fortunatamente, ha mostrato una progressiva diminuzione durante la mattinata, suggerendo una natura transitoria e non permanente.
Tuttavia, l’episodio solleva interrogativi importanti sulla vulnerabilità degli ecosistemi costieri agli impatti antropici e sull’importanza di monitorare costantemente la qualità delle acque marine.

Un’analisi accurata dei campioni prelevati sarà cruciale per determinare l’esatta composizione della sostanza colorante, le sue potenziali conseguenze sull’ambiente e le azioni necessarie per prevenire il ripetersi di eventi simili.
La collaborazione tra le autorità locali, l’Arpal e le altre agenzie coinvolte sarà fondamentale per garantire la tutela della costa ligure e la salvaguardia della sua biodiversità.

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