sabato 6 Settembre 2025
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Venezia

Lancia, arte e impegno: Venezia sotto tensione per la Flotilla.

Un corteo insolito, una Lancia inaspettata, ha interrotto la consueta quiete del Lido di Venezia, poco prima dell’approdo al prestigioso Hotel Excelsior.
A bordo, Laika, figura carismatica dell’arte urbana, e l’attrice Anna Foglietta, impegnate nella presentazione di “We Are Coming”, un’opera realizzata a sostegno della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa volta a rompere l’assedio di Gaza.
La scena, già suggestiva, è stata resa ancora più significativa dalla presenza di una bandiera palestinese, simbolo tangibile dell’impegno politico e umanitario del gruppo.
L’intervento delle forze dell’ordine è stato immediato: tutti i passeggeri sono stati fatti scendere dalla barca e sia l’opera d’arte che la bandiera sono state sottoposte a sequestro, innescando una spirale di tensione e dibattito.

L’azione di Laika, con la creazione di “Sumud” – un titolo arabo che evoca perseveranza, resistenza e fermezza – trascende i confini della semplice espressione artistica.
L’immagine, originariamente dipinta sulle navi della Flotilla a Barcellona, raffigura una donna palestinese che, con un gesto deciso, indica la rotta verso la speranza.

Alle sue spalle, una scia di colori vibranti, un omaggio visivo alla bandiera palestinese, simboleggia la forza di un popolo che non si arrende.

Anna Foglietta, riflettendo sull’impegno artistico contemporaneo, sottolinea come l’arte possa diventare un atto di resistenza pacifica, uno strumento per veicolare messaggi di solidarietà e sostegno a chi soffre.

Non si tratta di una provocazione fine a sé stessa, ma di un’affermazione etica, un modo per dare voce a chi non ne ha, per denunciare ingiustizie e disuguaglianze.

L’azione del gruppo si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza, un territorio martoriato da conflitti e restrizioni.

La Global Sumud Flotilla rappresenta un tentativo audace di sfidare l’embargo, di portare aiuto e solidarietà alla popolazione locale.
La reazione dei Centri Sociali del Nord Est, che hanno preannunciato un blocco del porto di Venezia qualora la Flotilla fosse ostacolata, evidenzia l’ampio sostegno popolare all’iniziativa e la determinazione a non rimanere inerti di fronte a presunte violazioni del diritto internazionale.

Questa mobilitazione suggerisce un profondo senso di responsabilità civile, un rifiuto di essere spettatori passivi di eventi che hanno conseguenze dirette sulla vita di persone in tutto il mondo.

Il silenzio, come ha sottolineato Laika, non è un’opzione neutra; è una forma di complicità che non può essere accettata quando si tratta di difendere i diritti umani e la dignità umana.

L’arte, la politica e l’impegno sociale si fondono in un atto di resistenza collettiva, un appello alla giustizia e alla pace.

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