venerdì 5 Settembre 2025
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Venezia

Privacy violata: scoperta piattaforma con telecamere private

Un’inquietante violazione della privacy ha portato alla luce una piattaforma online, operante ancora attivamente, che permetteva l’accesso, dietro pagamento di un abbonamento, a un vasto archivio di immagini provenienti da telecamere di sorveglianza installate in contesti privati.
Queste riprese, spesso involontariamente esposte, includevano abitazioni, strutture mediche e studi professionali, dislocati sia in Italia che all’estero.
La scoperta, resa pubblica da un’azienda specializzata in sicurezza informatica con sede a Treviso, ha immediatamente scatenato un’indagine a più livelli.

L’azienda trevigiana Yarix, controllata da Var Group, un gruppo di rilevanza toscana, nel corso delle sue attività di analisi, ha identificato una rete più ampia di servizi simili, sebbene di portata inferiore rispetto a quello primariamente scoperto.
Questi servizi, operanti anch’essi tramite piattaforme web, replicavano lo stesso modello di sfruttamento di dati personali, sollevando preoccupazioni circa la potenziale estensione del fenomeno e la vulnerabilità di altri contesti privati.

L’intervento di oscuramento della piattaforma principale è stato temporaneamente sospeso, in attesa di un’approfondita verifica condotta dalla Procura distrettuale di Venezia.

Questo processo, intrinsecamente complesso, richiede tempo e potrebbe essere ulteriormente complicato dalle nuove informazioni emerse nelle ultime ore.
La Polizia Postale del Veneto è stata coinvolta per raccogliere e analizzare questi nuovi elementi, delineando un quadro più completo della rete criminale e identificando possibili responsabili.
La vicenda evidenzia una grave lacuna nella protezione dei dati personali, sottolineando la necessità di rafforzare i controlli e le misure di sicurezza per prevenire l’accesso non autorizzato a immagini sensibili.
Si tratta di una questione che va ben oltre la semplice violazione di un accordo commerciale, toccando temi fondamentali come il diritto alla riservatezza, la sicurezza delle infrastrutture digitali e la responsabilità delle aziende che gestiscono dati personali.

L’indagine in corso mira a fare luce su tutte le dinamiche in gioco, garantendo che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni e che vengano implementate misure concrete per proteggere la privacy dei cittadini.
La questione solleva interrogativi cruciali sulla governance dei sistemi di videosorveglianza e sulla consapevolezza dei privati riguardo alla potenziale esposizione dei propri dati.

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