07 luglio 2024 – 11:45
Pietro Morello, giovane musicista e content creator torinese, si ritrova con lividi sparsi su tutto il corpo: occhi, labbro, schiena e braccia. È stato vittima di un pestaggio da parte di cinque individui vigliacchi che lo hanno brutalmente aggredito urlando il suo nome e cognome, dimostrando così di conoscerlo bene. Nonostante la violenza subita, Pietro decide di non nascondersi e di raccontare pubblicamente l’accaduto sui social media appena 24 ore dopo l’aggressione.Con coraggio e determinazione, Morello si apre al mondo raccontando la sua esperienza senza vergogna o remore. Afferma di non avere nulla da nascondere e che non dovrebbe essere motivo di vergogna essere vittima di un attacco per le proprie idee. L’episodio mette in evidenza una profonda crisi sociale, dove la violenza fisica viene utilizzata come strumento per reprimere le diversità e le opinioni divergenti.La solidarietà nei confronti di Pietro non tarda ad arrivare: diverse manifestazioni si susseguono in suo sostegno, dimostrando che esistono ancora valori fondamentali come l’empatia e il rispetto per la libertà di pensiero. In passato, quando ero sindaca della città, ho avuto l’onore di conferire a Pietro Morello il titolo di Ambasciatore per il suo impegno a favore dei bambini in Italia e all’estero.L’aggressione subita da Pietro per le sue idee è un atto indegno e vergognoso che evidenzia la fragilità della nostra società nel garantire la sicurezza e il rispetto delle diversità. È importante riflettere su quanto sia fondamentale difendere i valori antifascisti e promuovere un’Italia inclusiva e aperta alla diversità.Un abbraccio a Pietro Morello e a tutti coloro che lottano contro l’intolleranza e la violenza, perché solo attraverso la solidarietà possiamo costruire un futuro migliore per tutti.
