Partecipando a Seatrade Cruise Europe, la fiera di riferimento per il settore crocieristico a livello globale, Venezia Terminal Passeggeri, in sinergia con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e la Struttura Commissariale per le Crociere, ha delineato una visione ambiziosa per il futuro del turismo marittimo nell’Alto Adriatico e nel bacino del Sud Europa.
La delegazione veneziana ha agito come ambasciatore di un modello di sviluppo integrato, proiettando l’immagine di Venezia e Chioggia come poli d’attrazione strategici per le rotte crocieristiche.
Lungi dall’essere una semplice vetrina commerciale, l’iniziativa si è configurata come una piattaforma per promuovere un approccio innovativo alla gestione dei flussi turistici.
L’accento è stato posto sulla valorizzazione del “modello di approdi diffusi”, una strategia pensata per distribuire l’impatto del turismo crocieristico su un’area più vasta, evitando la concentrazione di traffico in un singolo punto e offrendo esperienze diversificate ai passeggeri.
Questo approccio, che include approdi a Venezia, Chioggia e altre località del Veneto, mira a mitigare la pressione sulle infrastrutture storiche e a favorire la scoperta di territori meno conosciuti.
Il rafforzamento della vocazione *homeport* di Venezia e Chioggia rappresenta un elemento cruciale di questa strategia.
Trasformare i porti veneziani in punti di partenza e ritorno per le crociere non solo incrementa i flussi di passeggeri, ma genera anche un impatto economico positivo per l’intera regione, creando opportunità di lavoro e stimolando lo sviluppo di attività commerciali e di servizi a supporto del turismo.
Si tratta di una visione che guarda a una crescita sostenibile, capace di bilanciare le esigenze del turismo con la tutela del patrimonio culturale e ambientale.
I dati preliminari della stagione 2025, pur non essendo ancora definitivi, confermano una tendenza positiva rispetto all’anno precedente.
Con un numero previsto di circa 644.000 passeggeri e 514 scali tra crociere, aliscafi e imbarcazioni fluviali, il Veneto si consolida come un nodo centrale per il turismo marittimo internazionale, un crocevia di culture e un punto di accesso privilegiato al Mediterraneo.
Questa leadership non è frutto del caso, ma il risultato di anni di investimenti strategici, di collaborazioni istituzionali e di una visione chiara del ruolo che il Veneto può svolgere nel panorama del turismo globale.
Il futuro, da qui, si prospetta ricco di opportunità e sfide, ma anche di nuove prospettive di crescita e sviluppo per l’intera regione.