La Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato con una schiacciante maggioranza una risoluzione che respinge categoricamente l’ipotesi di un futuro Stato palestinese. Questa decisione è stata sostenuta non solo dai partiti della coalizione guidata dal premier Benyamin Netanyahu, ma anche da quelli di destra all’opposizione, ricevendo addirittura il sostegno del partito di Benny Gantz. Tuttavia, i membri di Yesh Atid, la formazione politica guidata da Yair Lapid, hanno scelto di abbandonare l’Aula nel momento in cui si è proceduto al voto.La risoluzione adottata sottolinea che l’eventuale creazione di uno Stato palestinese all’interno del territorio israeliano rappresenterebbe una minaccia esistenziale per Israele e per i suoi cittadini. Si evidenzia come questa mossa potrebbe perpetuare il conflitto israelo-palestinese e portare a una destabilizzazione generale della regione. Le argomentazioni a sostegno della decisione presa dalla Knesset sono state ampiamente dibattute durante le sessioni parlamentari, evidenziando le preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale e alla stabilità geopolitica.Questa risoluzione riflette la complessità delle relazioni tra Israele e Palestina, due popoli storicamente coinvolti in un conflitto senza soluzione definitiva. Le posizioni rigide e contrapposte sul tema dello Stato palestinese continuano a dividere profondamente la società israeliana, mettendo in evidenza la necessità di trovare soluzioni diplomatiche e negoziate per garantire un futuro pacifico per entrambe le nazioni coinvolte.
La Knesset respinge l’ipotesi di uno Stato palestinese: le implicazioni geopolitiche e le divisioni interne in Israele.
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