Nel corso di un controllo stradale ordinario sull’autostrada A4, nei pressi del casello di Brescia Centro, la Polizia Stradale ha intercettato un veicolo Audi A3 condotto da una cittadina cinese di 37 anni, residente a Vicenza e in possesso di regolare permesso di soggiorno.
La fermata era stata disposta in seguito alla constatazione di una violazione del Codice della Strada, specificamente l’assenza delle luci di marcia anabbaglianti, un’inottolabile requisito di sicurezza durante la guida notturna o in condizioni di scarsa visibilità.
L’atteggiamento nervoso e la reticenza della conducente, in particolare l’ammissione di non avere a bordo il triangolo di emergenza, hanno destato i sospetti degli agenti, inducendoli a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.
Questa decisione, frutto di un acume professionale volto a garantire la sicurezza pubblica e prevenire attività illegali, ha portato alla scoperta di una consistente somma di denaro contante, suddivisa in due buste: una abilmente nascosta sotto il sedile del conducente e l’altra, più piccola, all’interno di una borsetta.
L’ammontare complessivo del denaro recuperato ha raggiunto la cifra di circa 200.000 euro.
Un quantitativo tale da sollevare interrogativi sulla sua origine e sulla sua destinazione, al punto da configurare un potenziale caso di riciclaggio di denaro sporco.
In considerazione della gravità della situazione, la somma è stata immediatamente sequestrata a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Brescia per il reato di riciclaggio, un crimine che consiste nell’immissione nel circuito economico di capitali derivanti da attività illecite, al fine di farne perdere le tracce e conferire loro una legittima apparenza.
Oltre alla denuncia per riciclaggio, sono state contestate diverse sanzioni amministrative per le violazioni del Codice della Strada riscontrate.
Attualmente, gli inquirenti stanno conducendo indagini accurate e meticolose per tracciare la filiera del denaro, identificando i soggetti coinvolti nell’attività illecita e ricostruendo la sua provenienza.
Le indagini si concentreranno sull’analisi dei flussi finanziari, la verifica delle dichiarazioni della donna e l’esame di eventuali collegamenti con organizzazioni criminali.
Il caso evidenzia l’importanza dei controlli stradali, non solo per la sicurezza della circolazione, ma anche come strumento di contrasto alla criminalità organizzata e alla lotta contro il riciclaggio di denaro.