sabato 4 Ottobre 2025
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Potenza Calcio: Indagini sulla rissa dopo la salvezza

Nella cornice lucana, un episodio di violenza scaturito dalle celebrazioni di una salvezza sportiva ha coinvolto figure emblematiche del Potenza Calcio e due tifosi locali, segnando un capitolo inatteso nella storia recente della squadra.
Salvatore Caturano, oggi in forza al Catania, Giovanni Volpe al Monopoli, l’ex centrocampista Rosario Maddaloni, attualmente libero dal vincolo contrattuale, e Alessandro Greco, precedentemente preparatore dei portieri e ora attivo al Perugia, si sono visti notificati un avviso di conclusione indagini dalla Procura della Repubblica di Potenza.
Le accuse incombenti riguardano rissa e lesioni personali, derivanti da un alterco avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 maggio 2024, a seguito di una festa per la conquista della salvezza ottenuta tramite lo spareggio playout contro il Monterosi.
Parallelamente, i due tifosi lucani, fratelli e direttamente coinvolti nell’alterco, hanno ricevuto la notifica relativa esclusivamente al reato di rissa.
L’infortunio dei due supporter ha richiesto interventi sanitari al pronto soccorso, con prognosi rispettivamente di 14 e 10 giorni.
L’azione investigativa, avviata d’ufficio immediatamente dopo l’evento, è stata condotta dai Carabinieri sotto la direzione del Pubblico Ministero Vincenzo Montemurro.
La ricostruzione degli eventi emerge da una combinazione di testimonianze e registrazioni video provenienti dalle telecamere di videosorveglianza del locale, dove l’iniziale discussione tra i calciatori e i tifosi si è tragicamente trasformata in un’aggressione fisica.
Un dettaglio significativo è la presenza di immagini che documentano l’accaduto, elemento cruciale per l’analisi della Procura.

In un tentativo di mediazione e per evitare l’escalation della vicenda, la famiglia dei tifosi e la società Potenza Calcio avevano precedentemente raggiunto un accordo per non presentare denunce formali.
Tuttavia, l’evoluzione della situazione ha portato all’archiviazione dell’accordo e all’apertura formale delle indagini penali.
La notifica ricevuta offre ai destinatari un ventennio di tempo per presentare memorie difensive, documentazione a proprio favore o per comunicare alla Procura eventuali osservazioni.
Successivamente, l’organo inquirente valuterà la sussistenza dei presupposti per la richiesta di rinvio a giudizio.
Contestualmente, gli atti dell’indagine saranno trasmessi alla giustizia sportiva, i cui organi competenti potranno decidere se applicare sanzioni di natura disciplinare nei confronti dei calciatori coinvolti, in linea con i regolamenti federali.

L’episodio solleva interrogativi sulla gestione delle celebrazioni sportive e sulla responsabilità individuale di chi, pur nel contesto di un evento festoso, ricorre alla violenza.

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