Nella quiete serale di Fidene, alla periferia romana, un atto di violenza ha infranto la sicurezza di un condominio, lasciando una comunità scossa e un’immagine vivida di un’aggressione inattesa.
Intorno alle ore 20:30, una donna, rientrando nella sua abitazione, si è trovata improvvisamente di fronte a un individuo armato all’interno del garage condominiale, trasformando una routine quotidiana in un’esperienza traumatica.
L’aggressore, con un gesto apparentemente volto a intimidire, ha esploso un colpo di pistola contro il suolo, un atto che ha generato panico e paura.
La dinamica, però, non si è limitata a una mera intimidazione.
La donna è stata brutalmente strattonata, privata con la forza del suo orologio, un Rolex di valore stimato a sette mila euro, un simbolo di prestigio trasformato in oggetto di sottomissione e furto.
L’atto criminale non si è concluso con la rapina.
Prima di fuggire a bordo di un motociclo, l’aggressore ha sparato un altro colpo in aria, un gesto che amplifica il senso di pericolo e destabilizza ulteriormente la comunità, segnando l’ambiente con la precarietà della sicurezza personale.
Intervenuta tempestivamente la Polizia di Stato, il commissariato di Fidene ha immediatamente avviato le indagini, raccogliendo la deposizione della vittima, la quale, pur visibilmente turbata, ha rifiutato ogni forma di assistenza medica.
L’analisi della scena del crimine ha permesso di recuperare un bossolo, la cui natura, sebbene apparentemente di un’arma a salve, non esclude al momento la possibilità che si tratti di un diversivo o di un tentativo di depistaggio.
L’evento solleva interrogativi sulla sicurezza dei condomini, sulla diffusione della microcriminalità e sulla percezione di insicurezza che permea le aree periferiche.
L’episodio non è un fatto isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione per la criminalità predatoria e l’uso di armi, anche se di natura apparentemente “non letale”, per intimidire e compiere furti.
Le indagini ora si concentrano sull’identificazione del fuggitivo, ricostruendo il suo percorso di fuga e verificando eventuali collegamenti con altre attività criminali nella zona.
Il ritrovamento del bossolo, in particolare, potrebbe fornire elementi cruciali per tracciare l’arma utilizzata e, quindi, per individuare il responsabile.
La comunità di Fidene attende con apprensione l’evoluzione delle indagini, sperando in un rapido ristabilimento della serenità e della fiducia nel futuro.