In Italia, la prevalenza stimata dei Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) nella fascia d’età 7-9 anni raggiunge una cifra allarmante: un bambino ogni 77.
Questa realtà demografica pone una sfida sociale ed economica pressante, considerando che la mancanza di opportunità lavorative per gli adulti con DSA è estremamente diffusa, con tassi di disoccupazione che superano il 90%.
La difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro non è solo una questione di competenze, ma riflette spesso pregiudizi, una scarsa comprensione delle peculiarità individuali e una carenza di ambienti di lavoro flessibili e inclusivi.
In risposta a questa problematica, e con l’urgenza di promuovere un cambiamento strutturale, l’Associazione Tutela la Salute, in collaborazione con Gioia Caffè, presenta a Marano di Napoli “Autismo e Caffè”, un progetto innovativo che si pone come evoluzione del precedente “Una Pizza per l’Autismo”.
Quest’ultimo, con il suo focus sulla formazione e l’assunzione nel settore della ristorazione, ha già dimostrato il potenziale di un approccio pratico e personalizzato.
“Autismo e Caffè” si configura come un percorso di sei mesi, completamente gratuito per i partecipanti, mirato a fornire competenze professionali specifiche nel settore della caffetteria, ma soprattutto a favorire lo sviluppo di abilità sociali e comunicative essenziali per l’inserimento lavorativo.
Il progetto non si limita alla formazione tecnica; mira a costruire un ambiente di lavoro accogliente e stimolante, dove le peculiarità di ogni individuo siano riconosciute e valorizzate.
L’obiettivo finale è quello di offrire ai partecipanti la possibilità di accedere a contratti di lavoro, integrandosi attivamente nello staff di Gioia Caffè, nelle sedi di Marano di Napoli e Mugnano.
“Il nostro impegno a lungo termine è quello di creare un ecosistema di supporto che abbatta le barriere all’inclusione e offra a questi giovani un futuro di opportunità significative,” afferma Diego Mancini, Presidente dell’APS Tutela la Salute.
“Autismo e Caffè rappresenta un passo cruciale verso una società più consapevole e solidale, dove il potenziale di ogni persona, indipendentemente dalle sue sfide, possa essere pienamente realizzato.
“Letizia Prestigiacomo, imprenditrice e partner del progetto, sottolinea l’importanza di un coinvolgimento attivo della comunità: “Vogliamo che i nostri giovani non siano semplicemente inseriti, ma partecipino attivamente alla vita della nostra comunità, portando con sé nuove prospettive e competenze.
” L’invito è rivolto a istituzioni, operatori del settore, famiglie e cittadini tutti a partecipare alla presentazione del 22 settembre, un momento di condivisione e di impegno verso una maggiore integrazione e solidarietà.
Il progetto si propone non solo come un’opportunità lavorativa, ma come un modello di inclusione replicabile in altri contesti e settori.