martedì 16 Settembre 2025
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Monte Fontana: Ritorno all’Alpeggio, Storia e Futuro del Veneto.

Monte Fontana Secca: Ritorno alla Vita di un Alpeggio SimboloIl Fondo per l’Ambiente Italiano (F.

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I.

) inaugura ufficialmente al pubblico, a partire dal 20 settembre, la Malga di Monte Fontana Secca e Col de Spadaròt, un alpeggio storico incastonato nel cuore del Monte Grappa.
Questo sito, donato al F.

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nel 2015 da Liliana e Bruno Collavo in memoria dei genitori, rappresenta molto più di un semplice luogo di ristoro: è un frammento di storia, un ecosistema fragile e un patrimonio culturale da preservare.

Per dieci anni, un complesso e articolato cantiere di restauro e ricostruzione ha trasformato questo luogo, segnando un traguardo fondamentale nella salvaguardia del territorio veneto.
L’intervento ha coinvolto quattro edifici storici, due dei quali completati: lo Stallone, un tempo rudere, è stato ricostruito fedelmente, preservandone volume e tecnica costruttiva, e destinato ad accogliere visitatori, ospitare eventi e offrire servizi didattici, con apertura prevista per l’estate del 2026.

Parallelamente, la “Casa del Malgaro” o “Casera di Valle” è stata restaurata e riconvertita in uno spazio narrativo immersivo.

Attraverso un video racconto curato dal F.

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in collaborazione con l’Università di Padova e narrato dall’attrice Michela Cescon, si svela la storia del paesaggio, il suo valore naturalistico – protetto dalla rete ecologica Natura 2000 – e soprattutto la sua importanza culturale e sociale, intrinsecamente legata alle comunità che lo hanno abitato e lavorato.
Il progetto di riqualificazione non si limita al recupero architettonico, ma mira a ripristinare la funzione originaria dell’alpeggio: il pascolo.
Il ritorno del bestiame, la produzione di formaggio locale e la trasmissione di conoscenze sulle pratiche zootecniche tradizionali saranno elementi centrali dell’esperienza offerta ai visitatori.

Questo ritorno alla vita dell’alpeggio è un atto di profonda responsabilità verso il territorio e la comunità, che riafferma l’importanza di un rapporto sostenibile con l’ambiente montano.
Monte Fontana Secca è anche un luogo di memoria, costellato di trincee testimoni della Prima Guerra Mondiale.
La sua posizione strategica, ai piedi del Piave – simbolo identitario del Paese – sottolinea il suo significato storico e il suo legame con la storia nazionale.

L’iniziativa del F.
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I.

, che ha coinvolto un impegno significativo nella gestione di oltre 150 ettari di alpeggio e nella ricostruzione dello Stallone, non è solo un intervento di tutela ambientale, ma anche un investimento nel futuro.
L’obiettivo è formare le nuove generazioni, trasmettendo loro la conoscenza del territorio, la consapevolezza del suo valore e la responsabilità di preservarlo.

Come sottolineato dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, questo progetto valorizza la funzione economica e culturale degli alpeggi di alta quota.

La collaborazione tra il F.

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, il Comune di Setteville e il Fondo Comuni Confinanti ha permesso di recuperare un paesaggio abbandonato e di restituirlo alla comunità.

L’esempio di Monte Fontana Secca, come auspica il Presidente del Fondo Comuni Confinanti, Dario Bondi, possa ispirare interventi di recupero e valorizzazione in tutta la montagna veneta.

Un’eredità preziosa per le generazioni future.

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