02 agosto 2024 – 15:45
L’ambito culturale e letterario ha subito una perdita irreparabile con la scomparsa improvvisa di un luminare poliedrico: insegnante, scrittore e psicoterapeuta di spicco, noto per le sue opere avvincenti nel genere del romanzo giallo. Il suo contributo alla scena letteraria è stato eccezionale, con una serie di romanzi pubblicati da Golem che hanno catturato l’immaginazione dei lettori e consolidato la sua fama di maestro del mistero. Collaboratore de La Voce e membro attivo della Nuova Periferia a partire dal 2024, si era distinto per il suo impegno nella diffusione della cultura e nell’esplorazione dei viaggi come fonte d’ispirazione.Il tragico evento che lo ha colpito vicino alle Porte Palatine ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama artistico torinese. Il malore che lo ha colto mercoledì sera mentre si trovava alla guida della sua auto ha interrotto prematuramente una carriera brillante e promettente. Il suo cuore si è fermato all’improvviso, spegnendo la luce di un talento creativo che aveva ancora tanto da offrire al mondo.Tra le sue opere più celebrate spiccano titoli come “Un cacciatore di vite – Un serial killer a Torino” del 2008, parte di una serie di indagini condotte dall’Ispettore Rubatto che hanno tenuto i lettori con il fiato sospeso pagina dopo pagina. Oltre a questi successi letterari, il defunto autore ha lasciato un’impronta tangibile anche nel contesto urbano grazie alla sua partecipazione attiva al movimento Torinoir, un collettivo di scrittori impegnati a raccontare le trasformazioni della città attraverso il filtro affascinante del giallo e del noir.La sua ultima fatica letteraria, “Hanno ucciso il mio psicologo”, uscita proprio nel giugno 2024, testimonia la sua costante ricerca dell’eccellenza narrativa e della capacità di coinvolgere emotivamente i lettori. Lascia un vuoto doloroso nella vita della moglie Stefania e del piccolo Ivan, oltre a un’eredità artistica destinata a perdurare nel tempo come testimonianza indelebile del suo genio creativo.
