Un gruppo di oltre 200 membri accademici e personale tecnico-amministrativo dell’Università di Firenze ha unito le proprie voci in una lettera-appello indirizzata ai rappresentanti istituzionali, esortandoli a non aderire al bando di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele pubblicato dal Maeci. Questo gesto dimostra un forte impegno etico e morale da parte dei firmatari nel contestare la collaborazione con Israele, probabilmente motivato da preoccupazioni legate alla situazione politica e ai diritti umani nel paese mediorientale. La decisione di rifiutare la partecipazione a tale programma di cooperazione evidenzia la sensibilità e l’attenzione verso tematiche delicate che coinvolgono relazioni internazionali e valori fondamentali. In un contesto globale sempre più complesso e controverso, è fondamentale per le istituzioni accademiche e per il personale che le compone assumere posizioni chiare e coerenti rispetto a questioni di portata internazionale. L’appello lanciato dai membri dell’Università di Firenze rappresenta dunque un importante contributo al dibattito sulla collaborazione internazionale, sollevando interrogativi sulle implicazioni etiche delle relazioni tra Stati e sottolineando l’importanza della coerenza tra principi morali e azioni concrete.
Appello dell’Università di Firenze: contro la cooperazione con Israele per motivi etici e morali
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