domenica 21 Settembre 2025
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Marostica: Aggressione brutale, donna anziana vittima e figlio sequestrato.

Una drammatica irruzione ha scosso la tranquilla comunità di Marostica, in provincia di Vicenza, lasciando una donna anziana vittima di un’aggressione brutale e una famiglia nel terrore.
L’evento, verificatosi nella serata di ieri, ha portato alla luce una dinamica criminale complessa, potenzialmente orchestrata e caratterizzata da un’inquietante premeditazione.

L’allarme è stato lanciato poco dopo le 22:40 da un passante, insospettito dalle urla provenienti da un’abitazione con la porta lasciata aperta, una scena che rompeva la consueta quiete del contesto residenziale.

L’intervento immediato dei Carabinieri e di un’ambulanza medicalizzata ha permesso di soccorrere la vittima, una donna di 79 anni, ritrovata legata e con evidenti lesioni percosse al viso, segni tangibili di una violenza inaudita.
Le percosse, inferte presumibilmente a mani nude e aggravate da violenti scontri contro muri, hanno causato traumi significativi, tanto da richiedere il trasporto d’urgenza in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Vicenza, per accertamenti e terapie mirate.
Le indagini, condotte con la massima riservatezza per preservare l’integrità delle prove e il decoro delle persone coinvolte, hanno fatto emergere che la vittima non era sola nell’abitazione.
Ad essere vittima, seppur in modo diverso, è risultato essere anche il figlio, un uomo di quarant’anni, panettiere di una frazione del comune.

L’uomo, secondo la ricostruzione dei fatti, è stato avvicinato dai malviventi che hanno suonato al campanello, inducendolo ad aprire.

Una volta dentro, è stato rapidamente immobilizzato e relegato in un seminterrato, preda di una dinamica che suggerisce una pianificazione accurata.

La sequenza degli eventi rivela una ferocia incalcolabile: i criminali, presumibilmente in numero di due o tre, si sono poi spostati al piano superiore, dove hanno perpetrato l’aggressione sulla madre, apparentemente con l’obiettivo di sottrarre denaro custodito nell’abitazione.
La violenza, caratterizzata da una spietata determinazione, testimonia una totale mancanza di rispetto per la vita e la dignità umana.

Ulteriori elementi fanno pensare a una preparazione più ampia.

Dopo aver immobilizzato il figlio, i malviventi sono tornati nel seminterrato, dove lo hanno minacciato, spingendolo forse a consegnare una somma di denaro relativa agli incassi del panificio.

L’episodio suggerisce una possibile connessione tra l’aggressione e l’attività commerciale, aprendo nuove piste investigative.
L’azione criminale non si è conclusa con la fuga dei principali aggressori.

Sembra che fossero attesi da complici, agendo come “pali”, a garanzia di una via di fuga sicura.
L’allarme è stato dato dalla madre e dal figlio, i cui racconti dettagliati stanno fornendo informazioni preziose agli inquirenti.

L’intervento congiunto della locale stazione dei Carabinieri e della compagnia di Bassano ha contribuito a mettere in sicurezza l’area e a garantire l’avvio delle indagini.

L’evento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nella provincia e sulla necessità di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nelle aree più vulnerabili.

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