La sfida logistica che interessa il porto di Genova, crocevia strategico per l’economia ligure e mediterranea, richiede un ripensamento radicale dei processi e delle infrastrutture.
L’urgenza di fluidificare l’accesso al porto, attualmente soffocato da congestioni e inefficienze, si traduce in un investimento imprescindibile verso la digitalizzazione integrale dei flussi di trasporto.
Non si tratta semplicemente di eliminare le code, ma di orchestrare un sistema di gestione del traffico metropolitano, comprensivo del porto, capace di prevedere e mitigare i picchi di domanda, ottimizzando gli orari di accesso e minimizzando i tempi di attesa.
L’implementazione di un sistema avanzato di monitoraggio e controllo, integrato con telecamere intelligenti e sensori distribuiti sull’intera area portuale, è già in fase di realizzazione.
Questo sistema non solo permetterà una gestione dinamica degli accessi, ma anche la creazione di “zone cuscinetto”, aree di sosta temporanee strategiche per assorbire i picchi di traffico e regolare i flussi in tempo reale.
La sua completa attuazione è prevista entro un anno, segnando un passo significativo verso una logistica più efficiente e sostenibile.
Parallelamente, la questione del parcheggio dei mezzi pesanti rappresenta un nodo cruciale da sciogliere.
La carenza di aree di sosta adeguate, soprattutto per la copertura delle esigenze notturne e nel fine settimana, aggrava la pressione sulle infrastrutture e alimenta tensioni sociali.
Tra le soluzioni potenziali, si valutano le aree ex Ilva, un’opportunità di riqualificazione urbana che potrebbe offrire spazi significativi per il parcheggio dei camion.
Anche l’area di accesso al porto, attualmente interessata dai lavori per la nuova sopraelevata, si configura come un’area strategica da destinare, una volta completati gli interventi, a un parcheggio definitivo.
Ma la sfida logistica non si limita alla fluidificazione dei flussi e alla disponibilità di parcheggi.
La sicurezza stradale riveste un’importanza capitale.
L’alto numero di incidenti e avarie sulle autostrade liguri, oltre a causare disagi e ritardi, impatta negativamente sulla competitività del sistema logistico.
Al fine di ridurre drasticamente il rischio di incidenti, si sta valutando l’opzione di interventi mirati su una carreggiata alla volta, con chiusura temporanea e deviazione del traffico sull’altra.
Questa soluzione, pur comportando una temporanea riduzione della capacità, potrebbe contribuire a eliminare i pericolosi cambi di carreggiata, causa frequente di collisioni.
In definitiva, il percorso verso una logistica di eccellenza richiede un approccio olistico e multi-vettoriale, che coinvolga tutti gli attori della filiera e promuova un confronto costruttivo.
L’obiettivo è ambizioso: posizionare la Liguria come leader italiano e mediterraneo nel settore della Blue Economy e della logistica, un traguardo che richiede innovazione, investimenti mirati e una visione strategica a lungo termine.
Si tratta di trasformare la Liguria in un hub logistico di riferimento, capace di competere a livello globale e di generare crescita economica e occupazione.