Il dibattito in corso al consiglio comunale di Sestri Levante si configura come un’espressione plastica delle tensioni politiche che animano la gestione amministrativa locale.
Dopo tre sessioni estenuanti, protratte per innumerevoli ore, il consiglio si è visto in grado di analizzare un numero irrisorio di emendamenti proposti dall’opposizione – solo sessanta su un totale di duecentotrentasette – tutti regolarmente respinti dalla maggioranza guidata dal sindaco Francesco Solinas.
L’amara constatazione di un rallentamento deliberato dei lavori consiliari è stata esplicitamente ammessa dal sindaco stesso, a seguito della pubblicità mediatica concessa ad alcune delle disposizioni contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana.
Al centro del confronto, in particolare, figurano i numerosi divieti introdotti, tra cui quelli relativi al campeggio sulle spiagge, all’abbandono di mozziconi di sigarette, all’uso non autorizzato di fuochi d’artificio e, sorprendentemente, persino all’atto di sputare in pubblico.
Il sindaco ha giustificato tali restrizioni come misure di buon senso, in linea con le normative vigenti in comuni limitrofi, sottolineando il loro obiettivo di elevare la qualità della vita e garantire la sicurezza dei numerosi turisti che frequentano Sestri Levante e Riva Trigoso.
Questa visione, tuttavia, si scontra con le critiche provenienti dall’opposizione.
I consiglieri di minoranza respingono l’accusa di ostruzionismo, ma denunciano un regolamento eccessivamente restrittivo, costellato di prescrizioni arbitrarie che limitano la libertà dei cittadini e, allo stesso tempo, risultano impraticabili da far rispettare con le risorse limitate dell’organico dei vigili urbani.
La complessità del regolamento, con i suoi numerosi divieti, solleva interrogativi sulla sua effettiva applicabilità e sull’impatto che potrebbe avere sulla vita quotidiana dei residenti e dei visitatori.
Il dibattito evidenzia una divergenza profonda tra l’approccio della maggioranza, focalizzato sulla necessità di imporre regole stringenti per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza, e quello della minoranza, che pone l’accento sulla tutela delle libertà individuali e sulla sostenibilità delle misure adottate.
La discussione sui restanti centosettantaemendamenti, ancora in sospeso, preannuncia ulteriori confronti e potenziali revisioni del regolamento, in un contesto politico caratterizzato da un acceso confronto e da una crescente pressione da parte dell’opinione pubblica.
Il futuro del regolamento, e con esso la qualità della vita nella comunità, dipenderà dalla capacità delle parti coinvolte di trovare un punto di equilibrio tra esigenze di sicurezza, tutela delle libertà e fattibilità delle misure adottate.