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Piemonte

Addio a Luciano Grasso: un omaggio all’impegno civile e politico

L’aula di Palazzo Lascaris si è aperta oggi con un tributo solenne a Luciano Grasso, figura di riferimento per la politica astigiana e volto familiare per la comunità regionale, spentosi il 6 giugno 2024 all’età di settantatré anni.

Un’occasione per ripercorrere una vita dedicata al servizio pubblico, segnata da un profondo senso di responsabilità e da un approccio pragmatico all’amministrazione.

Davide Nicco, Presidente del Consiglio, ha definito Grasso “un esempio di equilibrio e di lucidità, un uomo che ha saputo fondare il suo operato su una rigorosa sobrietà di giudizio e su un rispetto incondizionato, esteso sia ai sostenitori che agli avversari politici.

” L’omaggio ha sottolineato non solo le qualità professionali, ma anche l’umanità di un uomo capace di ascolto e di dialogo.

Luciano Grasso, nato l’11 novembre 1950 a Santo Stefano Belbo, ha lasciato un’impronta significativa nel panorama istituzionale astigiano.

La sua formazione ingegneristica ha fornito una solida base per il suo approccio all’urbanistica, un ambito in cui ha operato con competenza e visione durante la sua esperienza come assessore al Comune di Agliano Terme (1980-1995).
Questo periodo formativo ha plasmato il suo impegno verso lo sviluppo territoriale, un tema ricorrente in tutta la sua carriera.
La sua parabola politica si è sviluppata attraverso diverse fasi e affiliazioni.

Inizialmente legato al mondo liberale, ha successivamente aderito a Forza Italia nel 1994, per poi scegliere Azione nel 2022, dimostrando una costante ricerca di sintesi e di soluzioni concrete per il bene comune.

Le sue esperienze in Provincia, prima come consigliere (1990-1992) e poi come Presidente (1992-1995), hanno consolidato la sua leadership e la sua capacità di gestione, affinando la sua visione strategica per lo sviluppo del territorio.

L’elezione a consigliere regionale nel 1995 ha rappresentato un ulteriore riconoscimento del suo impegno e della sua popolarità, permettendogli di operare a livello più ampio e di affrontare temi di rilevanza per l’intera regione.

Il suo contributo non si è limitato alla politica istituzionale; Grasso ha ricoperto ruoli di rilievo anche nel mondo del credito cooperativo, come consigliere della Fondazione Banca Crt e, successivamente, come Presidente della Cassa di Risparmio di Asti (2001-2004), guidandola con saggezza e lungimiranza.

Questa esperienza testimonia la sua capacità di coniugare l’impegno pubblico con la gestione di realtà economiche complesse.
Il tributo, reso ancora più toccante dalle parole di Nicco, ha espresso le più sentite condoglianze alla moglie Anna e al figlio Danilo, segnando la chiusura di un capitolo importante per la politica astigiana e per la comunità regionale, e invitando a riflettere sull’eredità di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio del bene comune con dedizione, competenza e integrità.
Il minuto di silenzio è stato un momento di raccoglimento e di memoria, per onorare una figura imprescindibile del tessuto istituzionale locale.

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