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Truffe agli anziani: a Vico Equense una donna sfruttata e arrestato il truffatore.

La fragilità anagrafica, spesso associata a vulnerabilità psicologica ed economica, si è nuovamente dimostrata terreno fertile per predatori emotivi e finanziari, come evidenziato dal recente caso che ha coinvolto una donna anziana di Vico Equense.

L’arresto, eseguito dai Carabinieri di Sorrento e Vico Equense su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari di Torre Annunziata, coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso, restituisce un quadro allarmante di una truffa premeditata e abilmente orchestrata, che ha sfruttato la solitudine e la preoccupazione per una figlia, come leve manipolatorie.

La dinamica, ricostruita attraverso un’attenta indagine, rivela un sofisticato schema volto a ingannare la vittima, ottantottenne con difficoltà motorie.

Il truffatore, spacciandosi per un militare dell’Arma dei Carabinieri, ha inizialmente stabilito un contatto telefonico, tessendo una narrazione fittizia di un grave incidente stradale causato dalla figlia della donna.
Questa narrazione, abilmente confezionata, mirava a generare un senso di urgenza e paura, paralizzando la capacità di ragionamento critica della vittima.

Il pretesto dell’incidente, elemento chiave nella strategia di inganno, è stato supportato da una ulteriore figura complice, che si è presentata al telefono impersonando la figlia stessa.
Questa ulteriore manipolazione, amplificando il senso di drammaticità, ha contribuito a consolidare la credibilità dell’inganno, creando un senso di assoluta veridicità nella mente della donna anziana.
L’improvvisa comparsa di un presunto carabiniere a domicilio, con la richiesta di denaro per evitare conseguenze legali per la figlia, ha rappresentato il momento culminante dell’inganno, un’azione pianificata per sfruttare al massimo la vulnerabilità emotiva della vittima.

L’esecuzione della truffa, con il conseguente prelievo di 400 euro, è stata resa possibile dalla capacità del truffatore di sfruttare la fiducia che le persone anziane spesso ripongono nelle autorità e dalla loro tendenza a voler proteggere i propri cari.

La conferma dell’identità del truffatore è stata resa possibile grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, che hanno immortalato l’uomo mentre si allontanava in scooter con targa alterata.
Il ritrovamento dello stesso veicolo, due giorni dopo la commissione del reato, da parte dei Carabinieri di Amalfi, ha permesso di concludere l’indagine e di arrestare il responsabile, ponendo fine a questo episodio che evidenzia la crescente necessità di rafforzare la prevenzione e la sensibilizzazione nei confronti delle frodi che colpiscono le fasce più deboli della popolazione, promuovendo al contempo la collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità locale.
La vicenda sottolinea, inoltre, la necessità di un’azione coordinata tra istituzioni e servizi sociali per proteggere le persone anziane da abusi e truffe, fornendo loro informazioni e supporto per riconoscere e prevenire tali situazioni.

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