Progetto dell’associazione Fiori di ciliegio: sensibilizzare giovani in difficoltà attraverso un festival educativo.

Date:

01 ottobre 2024 – 07:45

Il progetto presentato dall’associazione Fiori di ciliegio alla Circoscrizione Due all’inizio di settembre per ottenere la concessione di tre giorni della Cascina Giajone si distingue per la sua natura rispetto a quanto accaduto durante il festival Giovani Adulti a Mirafiori dal 25 al 27 settembre. Quest’ultimo evento ha suscitato numerose controversie, dalle critiche sulle attività neofasciste all’utilizzo di 100 mila euro della Regione per un programma che ha combinato lezioni di danza con incontri dai toni politico-conservatori, tra cui l’ultimo con la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi. Sorprendentemente, i fondi utilizzati provengono dall’area dedicata al welfare e ai fragili dell’assessorato di Maurizio Marrone, nonostante nel progetto fosse inclusa la definizione tanto contestata di festival culturale. La serata dei Giovani Adulti è stata paragonata a un comizio sul gender.La presentazione del progetto da parte dell’associazione Fiori di ciliegio è avvenuta il 4 settembre con Raffaele Bonzi, temporaneamente presidente in sostituzione di Davide D’Agostino, consigliere FdI di Ciri. Il progetto proposto era incentrato su un festival volto a sensibilizzare studenti e giovani in situazioni economiche e sociali precarie attraverso attività e laboratori su varie tematiche. L’iniziativa prevedeva inizialmente coinvolgimento delle scuole, seguito da food truck e incontri con la comunità locale. Tuttavia, i consiglieri presenti in quell’occasione avevano sollevato dubbi riguardo alla diffusione nelle scuole, ai contenuti e alle modalità dell’iniziativa. In risposta alle richieste, l’associazione aveva fornito un documento pdf di due pagine che solo parzialmente rifletteva quanto realmente proposto per la Cascina Giajone.

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