sabato 11 Ottobre 2025
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Arena Verona 2026: Opera, Sport e un Nuovo Capitolo Mondiale

La Fondazione Arena di Verona proietta il 2026 come un anno cardine, un crocevia di ambizioni artistiche e risonanza internazionale, presentato ufficialmente al Teatro Filarmonico con un cartellone di 42 serate che celebrano la grandezza dell’opera, l’eleganza della danza e la potenza dei concerti sinfonici.

L’offerta, tuttavia, trascende il palcoscenico areniano, espandendosi in un ventaglio di iniziative pensate per un pubblico ampio e diversificato: prove aperte alle scuole, spettacoli dedicati ai giovani e alle famiglie, un solido programma di formazione corale per le Voci Bianche, e un ciclo di eventi itineranti che porteranno il marchio Arena in terre lontane, dall’Australia, con una inedita rappresentazione di *Aida*, a un coinvolgente tour sinfonico attraverso le città del Veneto.

Il 2026 si configura come un anno di svolta, segnato da due eventi di portata storica: la prima assoluta di un intero teatro d’opera impegnato in una tournée transcontinentale, un gesto di apertura e dialogo culturale senza precedenti, e l’Arena, protagonista di un ruolo inedito durante le Olimpiadi, un connubio tra sport e spettacolo che ne amplierà la visibilità a livello globale.
La Stagione d’Opera e Balletto si articola in sette produzioni di rilievo: cinque titoli operistici e due balletti, un equilibrio tra classici intramontabili e nuove interpretazioni.
Il mese di gennaio sarà interamente dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart, grazie alla collaborazione col Festival Mozart di Verona, che vedrà la ripresa di *Don Giovanni*, in un allestimento che ne esalta la drammaticità e la raffinatezza musicale.

Un elemento di notevole interesse è la scelta di rappresentare *L’Olimpiade* di Antonio Vivaldi, una gemma del barocco italiano, al Teatro Ristori, in un’allestimento proveniente dal Théâtre des Champs-Élysées, con una speciale anteprima il 21 febbraio, in concomitanza con le celebrazioni olimpiche.
Questa scelta strategica non solo offre al pubblico un’occasione unica di apprezzare un’opera meno nota, ma rafforza anche il legame tra cultura e sport, testimoniando la volontà di valorizzare il patrimonio musicale italiano.

Il Teatro Filarmonico ospiterà *Falstaff*, l’ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, in una produzione proveniente dal Teatro Regio di Parma, a distanza di un anno dalla messa in scena dell’omonimo titolo di Franz Salieri, creando un dialogo significativo tra due giganti della musica.

L’inedita combinazione di *Amelia al ballo* di Menotti, in prima assoluta al Teatro Filarmonico, e *Jeu de cartes* di Igor Stravinsky, in una nuova produzione della Fondazione Arena, rappresenta un atto di coraggio artistico, un dittico che sfida le convenzioni e offre al pubblico un’esperienza teatrale intensa e originale.

La stagione si arricchisce con una rilettura della celebre *La Bohème* di Giacomo Puccini, in una recente produzione veronese, e con il ritorno de *Il Lago dei cigni*, un balletto che ha riscosso un enorme successo in passato, con l’aggiunta di una trasferta al Teatro Regio di Parma, consolidando la reputazione dell’Arena come polo culturale di eccellenza.

L’edizione 2026 si presenta quindi come una stagione ricca di sfide, innovazione e impegno culturale, pronta a lasciare un’impronta indelebile nel panorama operistico mondiale.

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