21 maggio 2024 – 12:18
Il generale ha reso pubblico che i magistrati lo accusano di non aver impedito, nonostante l’obbligo giuridico, gli eventi stragisti a Firenze, Roma e Milano, così come il fallito attentato allo stadio Olimpico. Secondo i pubblici ministeri di Firenze, Mori avrebbe avuto conoscenza degli imminenti attacchi ma non avrebbe preso alcuna misura per evitarli. L’accusa sostiene che il maresciallo Roberto Tempesta e il pentito Angelo Siino avevano fornito informazioni anticipatorie sugli attentati, ma Mori non avrebbe agito di conseguenza.”Dopo essere stato oggetto di una lunga persecuzione giudiziaria – sostenuta da certa informazione e protrattasi per ben 22 anni – durante la quale sono stato imputato in tre processi dai quali sono sempre uscito assolto, pensavo di poter trascorrere serenamente il resto della mia vita”, dichiara Mori. “Ma devo constatare che alcuni inquirenti continuano a avanzare nuove ipotesi, nonostante le cinque assoluzioni e la recente sentenza della Suprema Corte che ha respinto categoricamente le loro argomentazioni definendole mere interpretazioni storiche”, continua. “Per questo motivo, quei giudici della Cassazione sono stati pesantemente criticati dalla comunità dei combattenti antimafia mentre il Consiglio Superiore della Magistratura rimane in silenzio di fronte a questa campagna mirata a farmi morire sotto processo”.