Nel cuore pulsante dell’entroterra piceno, Acquasanta Terme si prepara a celebrare la sua Festa d’Autunno, un’edizione numero 54 che incarna molto più di una semplice sagra.
Dal 18 al 19 ottobre, il borgo si trasformerà in un crocevia di sapori, profumi e tradizioni, un omaggio vibrante al patrimonio agroalimentare e culturale dei Monti della Laga.
La festa non è solo un’occasione per degustare le eccellenze locali – le castagne tostate che sprigionano un aroma inebriante, i funghi porcini raccolti tra i boschi, i tartufi pregiati che arricchiscono i piatti, i formaggi artigianali frutto di antiche tecniche di produzione – ma un vero e proprio viaggio sensoriale e culturale.
Si tratta di un’immersione nella storia di una comunità radicata in un territorio di straordinaria bellezza e resilienza.
L’edizione di quest’anno assume un significato particolarmente intenso, come un faro di speranza e rinascita.
Il sisma del 2016 ha lasciato ferite profonde, ma non ha scalfito lo spirito di Acquasanta Terme e dei suoi abitanti.
La Festa d’Autunno si configura ora come un atto di fede nel futuro, un investimento consapevole nella valorizzazione delle risorse naturali e antropiche che rendono unici questi luoghi.
La mostra-mercato dei prodotti tipici sarà l’epicentro di un’esperienza autentica, offrendo l’opportunità di conoscere direttamente i produttori, ascoltare le loro storie e scoprire i segreti delle loro lavorazioni.
L’artigianato locale troverà spazio per esprimere la propria creatività, tramandando saperi ancestrali attraverso oggetti unici e preziosi.
L’apertura ufficiale, sabato pomeriggio, sarà segnata dall’accensione dei bracieri e dalla degustazione del vino cotto, un elisir dolce e intenso, mentre musica e spettacoli itineranti animeranno le vie del borgo.
Oltre alla gastronomia, la festa offrirà un ricco programma di eventi culturali, con visite guidate al territorio, laboratori per bambini e mostre d’arte, per arricchire l’esperienza dei visitatori.
Acquasanta Terme, incastonata in un contesto paesaggistico di rara bellezza, un mosaico di faggete secolari, castagneti rigogliosi, sorgenti termali, grotte carsiche e borghi storici, accoglie con calore turisti e visitatori, offrendo un fine settimana all’insegna della convivialità, della scoperta e della riscoperta di tradizioni millenarie, un inno alla forza di un territorio che rinasce.
L’evento si configura, in definitiva, come un ponte tra passato, presente e futuro, un invito a celebrare l’identità e la resilienza di una comunità che non si arrende.







