L’attività di contrasto alla frode documentale, condotta dalla Polizia Stradale di Pesaro in sinergia con la Motorizzazione Civile, ha portato alla denuncia di quattro individui di nazionalità straniera, accusati di possesso e utilizzo di patenti di guida contraffatte.
L’indagine, tuttora in corso, getta luce su un’abile rete di illegalità, presumibilmente orchestrata per consentire a cittadini stranieri di eludere i requisiti previsti dalla legge italiana per l’ottenimento di una patente di guida, aprendo potenzialmente un varco alla guida illegale e con gravi rischi per la sicurezza stradale.
La vicenda è stata innescata da segnali di anomalia rilevati dal personale della Motorizzazione durante la verifica di documentazione relativa a pratiche di guida.
La discrepanza più significativa riscontrata ha riguardato una patente albanese, risultata inspiegabilmente assente dagli archivi ufficiali del paese di emissione, sollevando immediatamente sospetti circa la sua autenticità.
Approfondendo gli accertamenti, attraverso una complessa operazione di verifica incrociata dei dati con le autorità competenti all’estero, gli investigatori hanno confermato la natura fraudolenta delle patenti.
Almeno quattro documenti sono stati identificati come falsi, originari apparentemente di Albania, Polonia, Lituania e Belgio.
Un dettaglio particolarmente rilevante è che i soggetti coinvolti – sia coloro che presentavano le patenti che gli eventuali intermediari – non risultano essere collegati tra loro, suggerendo una struttura organizzativa più sfuggente e ramificata di quanto inizialmente ipotizzato.
Questa complessità solleva interrogativi sull’operatività di un vero e proprio giro di false patenti, potenzialmente attivo da tempo e capace di coinvolgere diverse aree geografiche.
L’indagine mira ora a ricostruire le dinamiche di questa presunta attività illecita, identificando i responsabili della contraffazione e della distribuzione dei documenti falsi, nonché a comprendere le modalità con cui venivano presentati alle autorità italiane.
L’episodio sottolinea l’importanza cruciale della collaborazione tra le forze dell’ordine nazionali e internazionali nella lotta alla criminalità transnazionale e mette in evidenza la necessità di rafforzare i controlli e i sistemi di verifica per prevenire l’ingresso in circolazione di documenti falsi, tutelando così la sicurezza di tutti gli utenti della strada e salvaguardando l’integrità del sistema di licenze di guida italiano.
L’attenzione si concentra ora sull’analisi dei profili dei denunciati e sulla ricostruzione delle loro connessioni, con l’obiettivo di disarticolare completamente la rete criminale e accertare l’estensione del fenomeno.








