Riqualificazione del complesso ospedaliero di Jesi: un progetto di rigenerazione urbana e partecipazione cittadinaIl Comune di Jesi avvia un processo partecipativo inedito per la ridefinizione del futuro del vasto complesso ospedaliero in viale della Vittoria, un’area che, da decenni, rappresenta una ferita urbana e un potenziale inespresso.
Il progetto mira a trasformare un sito storicamente legato alla cura e alla comunità in un polo di attrazione e innovazione, coniugando esigenze di riqualificazione urbana, valorizzazione del patrimonio architettonico e coinvolgimento attivo della cittadinanza.
L’area, di notevole estensione, racchiude al suo interno una stratificazione di significati e testimonianze storiche: lo storico ospedale del Fatebenefratelli, risalente al XV secolo, custode di secoli di storia medica e sociale, e l’antica farmacia, un tempo fulcro della vita quotidiana.
 Sebbene parte dell’infrastruttura moderna sia stata rimossa per la realizzazione di aree di sosta temporanee, permangono volumi edilizi significativi che richiedono una riconcettualizzazione funzionale, capaci di integrarsi armoniosamente con il tessuto urbano circostante.
Il percorso partecipativo, inaugurato il 3 novembre presso Palazzo della Signoria, è concepito come un vero e proprio laboratorio di idee, aperto a tutti i cittadini jesini.
 L’iniziativa non si limita a una consultazione superficiale, ma si propone di creare un dialogo costruttivo, guidato dalle competenze accademiche dell’Università Politecnica delle Marche, incaricata di facilitare il processo e garantire la rappresentatività delle diverse voci in campo.
 L’obiettivo è co-creare una visione condivisa, una “pagina urbanistica” scritta collettivamente, che definisca le linee guida per la trasformazione del complesso.
Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo sottolinea l’importanza di un approccio inclusivo e trasparente, riconoscendo che le decisioni più significative e durature emergono solo dall’ascolto autentico e dalla condivisione di una visione comune.
 La collaborazione con l’Azienda Sanitaria Territoriale, proprietaria dell’88% dell’area, è considerata imprescindibile, garantendo la sua piena partecipazione al processo decisionale.
La variante urbanistica recentemente approvata dal Comune costituisce la cornice giuridica che permetterà all’AST di redigere il piano di recupero, assicurando la compatibilità delle scelte con le normative vigenti e le esigenze del territorio.
L’assessora comunale all’Urbanistica, Valeria Melappioni, evidenzia l’ambizione di un coinvolgimento proattivo della cittadinanza, incentivando non solo la presentazione di proposte, ma anche la partecipazione attiva alla definizione delle priorità e alla valutazione delle alternative.
Il piano strategico risultante non sarà semplicemente un documento tecnico, ma l’espressione di un patto tra amministrazione e comunità, un impegno condiviso per la costruzione di un futuro urbano sostenibile e inclusivo.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per riscattare un’area dimenticata, trasformandola in un motore di sviluppo economico e sociale per l’intera comunità jesina.



 
                                    



