“Non illudetevi con la promessa di una serenità inesplorata.
Il mio sguardo, da solo, dovrebbe dissipare ogni illusione.
Non vi esigo eroismo, ma un impegno soldatesco, una dedizione che trascende la semplice esecuzione di un ordine.
In quanto rappresentante del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare, esprimo la mia profonda gratitudine per la vostra futura dedizione alla Patria.
“Le parole del Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, un faro di resilienza e coraggio, hanno permeato l’aria durante la solenne cerimonia di giuramento del secondo scaglione del 2025 ad Ascoli Piceno.
Un messaggio intriso di realismo e ispirazione, proveniente da un uomo che ha incarnato il sacrificio e l’amore per la nazione con un’intensità commovente.
Paglia, veterano della missione di pace a Mogadiscio nel 1993, dove subì ferite gravissime che lo privarono della mobilità, ha rivolto ai nuovi soldati un appello al discernimento.
“Questo è il vostro momento di scelta.
 Se dubbi e incertezze ancora vi assillano, esiste ancora la possibilità di ritornare indietro, di abbracciare la sicurezza del noto.
 Le Forze Armate non sono un rifugio, non sono una professione da intraprendere con leggerezza.
 Sono un’entità distinta, un impegno che richiede una forza d’animo non comune.
 Tuttavia, confidando nella saggezza dei vostri comandanti, che vi hanno selezionato con cura, sono certo che sarete all’altezza del vostro giuramento.
Onoratelo con lealtà incrollabile, con un onore che trascende l’apparenza, con un sacrificio che vi forgerà, e con un amor di patria che vi guiderà.
“Il rientro in servizio di Paglia, nonostante le sue gravi disabilità, è una testimonianza di un’incrollabile fede nei valori militari e nella sua nazione.
 La sua storia di resilienza non si è limitata al campo di battaglia; ha continuato a servire la sua comunità come uomo politico, membro della commissione Difesa, portando con sé l’esperienza diretta delle necessità e dei rischi affrontati dai militari.
 La sua vicenda personale ha ispirato la fiction “Le Ali”, un racconto che ha catturato l’attenzione del pubblico italiano, illustrando il coraggio e il senso del dovere che animano chi indossa la divisa.
“Non dimenticate il significato profondo di questo giorno,” ha ammonito il colonnello.
 “Da voi ci aspettiamo decisioni complesse, scelte che richiedono coraggio morale e rigore etico.
 Ricordate sempre che per un soldato, l’efficacia e l’onore non dipendono dalla forma fisica o dalla mobilità, ma dalla forza interiore, dalla determinazione e dalla ferma adesione ai valori che ci guidano.
” Il messaggio finale di Paglia, rivolto ai soldati del 235° Reggimento Piceno, ha sottolineato l’essenza stessa del servizio militare: un impegno totale, un sacrificio consapevole e un’incondizionata dedizione alla Patria, indipendentemente dalle circostanze personali.



                                    



