giovedì 28 Agosto 2025
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Pesaro Urbino: Emergenza alluvione, oltre 380 soccorsi

L’emergenza meteorologica che ha investito la provincia di Pesaro Urbino nella notte, con precipitazioni eccezionali e persistenti, continua a richiedere un massiccio dispiegamento di risorse e a mettere a dura prova la resilienza del territorio.
Il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, al fronte con un’attività incessante, sta coordinando la gestione di oltre 380 richieste di soccorso, un numero che testimonia l’impatto devastante dell’evento atmosferico.

Nei primi orari della mattinata, a partire dalle otto, sono già stati eseguiti quasi cinquanta interventi, una cifra destinata a crescere con il proseguimento delle operazioni di valutazione e messa in sicurezza.
La priorità è rivolta alla rimozione di alberi sradicati che ostruiscono le vie di comunicazione, al ripristino di linee elettriche e telefoniche interrotte, e alla stabilizzazione di edifici con danni strutturali, in particolare quelli con coperture parzialmente o totalmente rimosse.

La gravità della situazione ha richiesto l’attivazione del coordinamento interprovinciale, con il Comando di Ancona e quello di Macerata che hanno prontamente inviato rinforzi significativi.

I Moduli Operativi Eventi Calamitosi (Moec), composti da personale altamente specializzato e attrezzature specifiche, e i Sistemi a Pilotaggio Remoto (Sapr), dotati di droni per la valutazione aerea delle aree colpite e il supporto alle operazioni di ricerca e soccorso, rappresentano un elemento cruciale per ampliare la capacità di risposta e migliorare l’efficienza degli interventi.

Per ottimizzare la gestione dell’emergenza, il Comando di Pesaro Urbino ha istituito una sala crisi, un centro di coordinamento strategico che raccoglie informazioni provenienti dal campo, valuta le priorità e assegna le risorse in base alle necessità.

L’analisi preliminare indica che la fascia interna della provincia, caratterizzata da morfologia collinare e boschi estesi, è stata la più duramente colpita, con conseguenti frane, smottamenti e una maggiore vulnerabilità delle infrastrutture.
L’evento meteorologico, classificabile come “alluvione improvvisa” data l’intensità e la brevità delle precipitazioni, ha non solo causato danni diretti alle proprietà, ma ha anche generato un impatto significativo sulla vita quotidiana dei cittadini, con interruzioni di servizi essenziali e difficoltà di movimento.
La collaborazione tra le diverse realtà istituzionali, il coraggio e la professionalità del personale impiegato e la solidarietà della comunità si rivelano elementi fondamentali per superare questa difficile fase e avviare il percorso di ricostruzione.

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