Università delle Marche: Un’Agenda Strategica per il Futuro RegionaleIn un momento cruciale per il futuro delle Marche, il Rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, ha aperto un tavolo di confronto con i candidati alla presidenza della Regione, ponendo al centro dell’agenda una visione ambiziosa per il sistema universitario regionale.
L’incontro con Matteo Ricci, sostenuto dal centrosinistra, e le successive interlocuzioni previste con Francesco Acquaroli e gli altri aspiranti governatori, rappresentano un’opportunità per delineare un percorso condiviso, orientato a posizionare l’ateneo come motore di sviluppo economico, sociale e culturale per le Marche.
Il Rettore McCourt ha presentato un articolato pacchetto di proposte, delineando non solo le necessità immediate, ma anche una strategia a lungo termine che mira a trasformare l’Università di Macerata in un polo di eccellenza riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Al di là delle singole istanze, l’obiettivo primario è quello di instaurare un vero e proprio partenariato strategico tra l’Ateneo e le istituzioni regionali, per affrontare le sfide globali e massimizzare il potenziale del territorio.
Uno dei pilastri fondamentali di questa visione è il diritto allo studio, con un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Il rafforzamento dell’ERDIS, attraverso un aumento dei finanziamenti e una semplificazione delle procedure, è essenziale per garantire l’accesso all’istruzione superiore a tutti gli studenti meritevoli, indipendentemente dalla loro condizione socio-economica.
In aggiunta, si propone l’istituzione di un fondo regionale dedicato agli studenti internazionali, un investimento cruciale per attrarre talenti da tutto il mondo e arricchire il tessuto culturale e scientifico delle Marche.
L’internazionalizzazione non si limita all’attrattività di studenti, ma mira a promuovere attivamente la ricerca e la formazione congiunta.
La creazione di un portale web multilingue, facilmente accessibile e ricco di informazioni, è uno strumento indispensabile per la promozione dell’offerta formativa regionale sui mercati internazionali.
Si auspica inoltre un sistema di agevolazioni per la mobilità studentesca, con particolare riferimento ai trasporti e ai parcheggi, per incentivare l’accesso all’università anche per chi proviene da aree distanti.
L’eccellenza nella formazione avanzata costituisce un altro punto cardine.
Il potenziamento dei percorsi di dottorato di terzo livello, con un’attenzione particolare alle scienze sociali e umanistiche, non può prescindere da un investimento mirato nelle borse di studio post-dottorato.
Questi programmi, cruciali per trattenere i talenti nel territorio regionale, devono essere accompagnati da iniziative di formazione permanente focalizzate sulle competenze del futuro: intelligenza artificiale, transizione digitale e sostenibilità ambientale.
La sinergia tra università, istituzioni e imprese rappresenta il motore per la creazione di un ecosistema dell’innovazione dinamico e resiliente.
Un “Patto Giovani e Sapere”, condiviso tra Regione, Comuni e ateneo, dovrebbe essere il fulcro di politiche mirate a favorire il rientro dei laureati all’estero e a trattenere i giovani talenti nel territorio.
È fondamentale creare un ambiente favorevole all’imprenditorialità giovanile, incentivando la nascita di nuove imprese innovative e supportando la crescita di quelle esistenti.
Infine, l’Università di Macerata rivendica il ruolo cruciale di ponte culturale e sociale per la regione.
L’attenzione alle iniziative culturali promosse dagli atenei, attraverso contributi stabili e la creazione di un fondo regionale per la co-finanziamento di progetti europei, è essenziale per accrescere la competitività della ricerca marchigiana e per promuovere un senso di appartenenza e di orgoglio per il territorio.
La collaborazione tra istituzioni accademiche e realtà culturali è la chiave per un futuro sostenibile e prospero per le Marche.
L’impegno del Rettore McCourt è chiaro: queste proposte non sono indirizzate a un singolo candidato, ma a chiunque guiderà la Regione, con la ferma convinzione che la collaborazione tra Università e istituzioni rappresenti la linfa vitale per un futuro migliore.