sabato, 14 Giugno 2025
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Marche: Nidastore, il castello più votato d’Italia

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Il cuore pulsante delle Marche: un voto per la memoria e la resilienzaLa recente edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” del Fondo Ambiente Italiano (FAI) ha offerto un vivido spaccato dell’affezione del pubblico italiano verso il proprio patrimonio culturale. Con un distacco significativo, il Castello di Nidastore, incastonato nel paesaggio di Arcevia (Ancona), si è confermato il monumento più votato delle Marche, raccogliendo oltre undicimila preferenze. Questo successo testimonia la profonda connessione emotiva che lega la comunità locale a questo luogo, un faro di identità e di storia. Segue, con un notevole distacco, la suggestiva chiesa e il chiostro di Sant’Angelo Magno (Ascoli Piceno), un complesso dal passato millenario, e il Palazzo del Marchese del Grillo a Fabriano, custode di storie aristocratiche e di un’eredità cinematografica. A chiudere il podio, con un riconoscimento per la sua bellezza intrinseca, l’affresco della Madonna della Pietà, un’opera che necessita di un intervento urgente per preservarne la sua unicità.Il Castello di Nidastore, dominato dalla sua imponente struttura e circondato dalla valle del fiume Nevola, evoca un’immagine suggestiva. La sua denominazione, legata all’antica pratica della falconeria, racconta di un passato in cui gli astori, rapaci nobili, erano impiegati nella caccia. Costruito probabilmente nel Duecento, il castello si è trasformato nel corso dei secoli, con importanti rifacimenti nel Quattrocento che hanno consolidato la sua cinta muraria, oggi teatro di abitazioni e palazzi che esibiscono eleganti portali risalenti al Cinquecento e Seicento. Il cuore spirituale del castello è la chiesa di San Sebastiano, dove un’imponente croce cinquecentesca offre un momento di raccoglimento e contemplazione.Sant’Angelo Magno, un complesso che incarna secoli di storia, testimonia un percorso evolutivo complesso. Donato dall’imperatore Ottone II nel 1218, il luogo fu dapprima sede di una comunità monastica benedettina e successivamente di monache clarisse, fino al 1460. Un’alternanza di ordini religiosi, dai monaci olivetani ai camaldolesi, ha segnato il suo cammino, culminando nella soppressione e nel passaggio al Regno d’Italia nel 1861. Il terremoto del 2016 ha inferto una ferita profonda, costringendo alla chiusura della chiesa, ma il censimento “I Luoghi del Cuore” ha acceso una nuova speranza, dando il via a un progetto di restauro che mira a restituire il complesso alla comunità, con particolare attenzione al seicentesco chiostro, un ciclo di trentasei lunette affrescate che narrano la vita di San Benedetto, un tesoro artistico che attende di essere riscoperto e preservato.Il Palazzo del Marchese del Grillo, incastonato nel tessuto storico di Fabriano, rappresenta un esempio significativo di architettura aristocratica. Questa dimora, legata alla figura eccentrica di Onofrio Del Grillo, nobile immortalato nel cinema da Alberto Sordi, racchiude secoli di storia familiare e urbana. Acquistato nel Seicento, il palazzo conserva scaloni scenografici, cucine con camini monumentali e saloni nobiliari che si affacciano sul Palazzo del Podestà. Un tempo animato da un pozzo, una neviera e stalle per cavalli e carrozze, il palazzo necessita di una maggiore visibilità e di un’adeguata valorizzazione culturale.Infine, l’affresco cinquecentesco della Madonna della Pietà, con la sua iconografia singolare e la straordinaria bellezza della Vergine Maria, rappresenta un capitolo importante nella storia dell’arte sacra marchigiana. L’opera, segnata da un inusuale forza materna e da una composizione vibrante, richiede un intervento urgente per contrastare gli effetti dell’umidità e della mancanza di manutenzione, al fine di preservare i dettagli che la rendono un caso eccezionale e un patrimonio da custodire con cura. La risposta entusiasta del pubblico attraverso il censimento “I Luoghi del Cuore” rappresenta un forte segnale di volontà di investire in questo e in altri tesori, per garantire che le storie e le opere d’arte delle Marche continuino a ispirare e arricchire le generazioni future.

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