cityfood
cityeventi
martedì 4 Novembre 2025

Pandit Mishra e la Sarangi: Un Viaggio Sonoro nell’India Ancestrale

Un Viaggio Sonoro nell’Anima dell’India: Pandit Sangeet Mishra e la SarangiIl 6 novembre, il Teatro Studio Moriconi di Jesi si spalanca ad un’esperienza musicale unica, un’immersione nel cuore pulsante della tradizione indiana del Nord.
Alle ore 21, sotto l’egida di un ingresso libero, il maestro Pandit Sangeet Mishra, accompagnato dal virtuoso Manish Madankar al tabla e dal suo allievo italiano, Fabio Pierdominici, offrirà un concerto di sarangi, un viaggio sonoro che celebra l’improvvisazione, il virtuosismo e l’antica sapienza di una cultura millenaria.
Questo evento, promosso in sinergia con il Comune di Jesi, la Fondazione Pergolesi Spontini e l’associazione Fare Cultura/e, rappresenta un’occasione irripetibile per avvicinarsi ad un patrimonio musicale riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Pandit Sangeet Mishra incarna una straordinaria eredità musicale: discendente di una famiglia leggendaria di musicisti, è un’ottava generazione di esecutori di sarangi, custode e interprete della rigorosa disciplina della Benares Gharana, una delle più prestigiose scuole musicali indiane.

La sua maestria non è solo tecnica, ma un profondo legame con la storia e l’anima della sua arte, un ponte tra passato e presente.
La sarangi, lo strumento protagonista, è molto più di un semplice strumento ad arco; è un microcosmo di ingegneria acustica e spiritualità.

Intagliata da un unico blocco di legno e caratterizzata da tre camere risonanti, la sua peculiarità risiede nella complessa interazione tra le sue componenti.
Una membrana di pelle di capra tesa sulla camera inferiore sostiene un ponte d’osso, punto focale di una pressione impressionante esercitata da 35 o 37 corde in acciaio o ottone, unitamente a tre corde principali in budello.
La sua voce, generata da un pesante archetto di crine di cavallo che sfiora le corde senza tastatura, evoca con incredibile realismo le sfumature del canto umano.

La magia risiede nelle corde secondarie, che vibrano in perfetta sintonia, creando un suono ricco, caldo e avvolgente, un vero e proprio “stormo” armonico.

Imparare a domare questo strumento è un percorso di dedizione assoluta, un viaggio interiore che richiede anni di studio e una profonda connessione con la tradizione.
Il concerto non è solo esibizione musicale, ma una vera e propria performance improvvisata, un dialogo sonoro tra i musicisti, un’esplorazione continua di nuovi orizzonti espressivi.

L’abilità improvvisatoria, un elemento chiave della musica indiana, permette agli interpreti di creare musica nuova in ogni esecuzione, rendendo ogni concerto un evento unico e irripetibile.
Ascoltare Pandit Sangeet Mishra e i suoi compagni significa immergersi in un universo di suoni e emozioni, un viaggio attraverso l’anima dell’India.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap