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sabato 1 Novembre 2025

Ancona Capitale Cultura: Porto e Parco, un Nuovo Inizio.

Ancona, un crocevia di storie e aspirazioni, si proietta verso il futuro con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028, un’ambizione che risuona profondamente con la visione del sindaco Daniele Silvetti: una città definita, non a caso, “città di porto e città di parco”.

Questa sintesi programmatica trova un’eco particolarmente significativa nell’affermazione del presidente dell’Ente Parco del Conero, Luigi Conte, che ne sottolinea l’audacia e la lungimiranza.

L’accostamento tra il porto, fulcro storico ed economico della città, e il Parco del Conero, un ecosistema di inestimabile valore naturalistico e culturale, rappresenta un cambio di paradigma rispetto al passato.

Per decenni, il Parco ha sopportato un’ingiusta stigmatizzazione, percepito come un ostacolo allo sviluppo, un fardello per la comunità locale.

L’immagine di un’area “ostile” al progresso e all’impresa ha oscurato la sua vera essenza, soffocando il potenziale di un patrimonio in grado di generare benessere sociale, economico e ambientale.

L’idea di un Parco nazionale, a lungo rimandata, simboleggia una riconciliazione con il territorio, un atto di giustizia verso una risorsa che, per troppo tempo, è stata trascurata e, talvolta, deliberatamente denigrata.
Questo percorso non è solo una questione amministrativa, ma un profondo atto simbolico che riconosce il ruolo cruciale della natura nella definizione dell’identità anconetana.

Il porto, con la sua storia millenaria legata al commercio e all’incontro di culture, trova in questo percorso di valorizzazione del Parco un complemento ideale, un’integrazione armoniosa tra tradizione e innovazione, tra sviluppo economico e tutela ambientale.

Negli ultimi anni, l’atteggiamento verso il Parco del Conero ha subito una trasformazione radicale.
Un impegno collettivo, trasversale alle diverse sensibilità politiche e sociali, ha permesso di riscoprire e diffondere la bellezza e il valore di questo tesoro naturale, aprendo gli occhi a una comunità che, troppo spesso, ne aveva ignorato l’esistenza.
L’azione politica, a tutti i livelli, si è dimostrata cruciale per sostenere questa evoluzione, dalla volontà dei sindaci che hanno proposto la trasformazione in Parco nazionale all’appoggio convinto del governo regionale e nazionale.
L’iter per l’istituzione del Parco nazionale è in corso d’opera e il Parlamento ne sta seguendo attentamente gli sviluppi, lasciando presagire tempi di realizzazione relativamente brevi.
La realizzazione di questo parco non è solo un traguardo amministrativo, ma una promessa di futuro per Ancona, che potrebbe finalmente incarnare pienamente la sua vocazione di “città di porto e città di parco”, aprendo la strada alla conquista del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.
Questa prospettiva, per un anconetano, suscita un misto di orgoglio e incredulità, la consapevolezza di assistere a un momento storico di profonda trasformazione per la sua città.

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