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CCNL Sanità Privata: Lavoratori Riabilitazione Marche Ancora in Precarietà

La risoluzione n.
35 del Consiglio Regionale delle Marche, approvata il 15 febbraio 2022, delineava un percorso di dialogo costruttivo tra istituzioni, rappresentanze sindacali e associazioni datoriali, con l’obiettivo cruciale di estendere l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Sanità Privata ai centri di riabilitazione regionali.

Questo impegno, volto a garantire condizioni lavorative adeguate e una progressiva armonizzazione delle retribuzioni, sembra essere rimasto, a detta del consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo, un mero adempimento formale.

L’inerzia dell’amministrazione Acquaroli, secondo Mastrovincenzo, ha lasciato i lavoratori in una situazione di precarietà che si protrae da oltre quindici anni, privandoli di rinnovi contrattuali e condannandoli a una retribuzione insufficiente.
Questa situazione, inaccettabile per migliaia di dipendenti (circa 4000) operanti nei centri di riabilitazione, ha inevitabilmente spinto i lavoratori a mobilitazioni sindacali per rivendicare i propri diritti fondamentali.

La questione non si esaurisce con la semplice applicazione del CCNL.
Un elemento chiave è il tipo di accreditamento che la Regione Marche riconosce a queste strutture, un fattore che dovrebbe influenzare direttamente i livelli salariali e le condizioni di lavoro.
L’attuale sistema, per Mastrovincenzo, genera disallineamenti inaccettabili e ingiustizie nei confronti del personale.
Un’altra priorità è la revisione del costo del lavoro nelle strutture private di riabilitazione.
L’obiettivo è riallineare questi costi ai valori tariffari regionali, come previsto già dal 2006, garantendo che l’aumento delle tariffe, derivante anche dall’incremento del costo del lavoro, si traduca concretamente in miglioramenti salariali per i lavoratori.

È fondamentale che la Regione Marche eserciti una vigilanza rigorosa, assicurando che le aziende, spesso con un forte orientamento ospedaliero, rispettino l’applicazione del CCNL appropriato.

In definitiva, la questione posta dal consigliere Mastrovincenzo solleva una problematica complessa, che intreccia aspetti contrattuali, economici e di giustizia sociale.

Non si tratta semplicemente di applicare un contratto, ma di riformare un sistema che, a suo avviso, genera disuguaglianze e penalizza i lavoratori del settore riabilitativo.

L’impegno futuro, espresso dal candidato, è quello di affrontare questa sfida con determinazione, promuovendo una revisione strutturale del sistema e garantendo che i diritti dei lavoratori siano effettivamente riconosciuti e rispettati.
Si auspica, quindi, un cambio di passo che porti a una reale parità di trattamento e a un futuro più equo per il personale dei centri di riabilitazione delle Marche.

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