Il congedo dell’undicesima legislatura del Consiglio Regionale delle Marche, sancito dalla recente seduta, si è dipanato come un bilancio di impegno condiviso e consapevolezza delle sfide che hanno plasmato il mandato.
Il Presidente del Consiglio Regionale, Dino Latini, ha espresso un profondo riconoscimento nei confronti di ogni singolo consigliere, sottolineando come la diversità di vedute e approcci, lungi dall’essere un ostacolo, abbia rappresentato una risorsa preziosa nel processo decisionale.
La complessa tessitura del percorso legislativo, intriso di contingenze economiche avverse e di profonde trasformazioni istituzionali, ha richiesto uno sforzo intellettuale e operativo considerevole.
Latini ha evidenziato come la ricerca di soluzioni definitive, spesso aspirazione primaria, si sia scontrata con la necessità di navigare in acque incerte, mitigando impatti e mitigando rischi in un contesto dinamico e spesso imprevedibile.
L’atto amministrativo, infatti, non è un’entità isolata, ma un processo intrinsecamente legato al contesto sociale, economico e politico del momento.
La responsabilità politica, in questo senso, risiede nella capacità di valutare attentamente le opzioni a disposizione, soppesando benefici e oneri, e perseguendo la via che, pur non esaurendo le aspettative di tutti, appaia la più equa e sostenibile nel lungo periodo.
Il futuro, con le prossime elezioni regionali in calendario il 28 e 29 settembre, apre un nuovo capitolo per le Marche.
Un capitolo che, auspicabilmente, sarà caratterizzato dalla continuità degli sforzi compiuti, dall’innovazione e dall’attenzione costante al benessere della comunità marchigiana.
Il passaggio di consegne, pur segnando una conclusione, si configura come un punto di partenza per una nuova fase di sviluppo e progresso, in cui la partecipazione attiva dei cittadini e l’impegno dei rappresentanti eletti rimangono i pilastri fondamentali.
L’eredità di questo mandato, dunque, si misurerà non solo dai provvedimenti adottati, ma anche dalla capacità di ispirare e mobilitare le energie positive della regione, guardando al futuro con ottimismo e determinazione.
