La recente escalation di polemiche intorno alla legge di bilancio rivela dinamiche complesse e strumentali nel panorama politico italiano, con il partito Avs al centro di accuse di manipolazione dell’informazione.
L’utilizzo di un immaginario di tagli inesistenti a danno degli enti locali, per fomentare il dissenso e mobilitare la piazza, rappresenta una tattica rischiosa che solleva interrogativi sulla correttezza del dibattito pubblico e sulla responsabilità dei partiti.
L’Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, aveva espresso posizioni più ponderate e contenute in merito alle prospettive finanziarie degli enti locali, un punto di vista apparentemente ignorato o distorto dalla narrazione veicolata da Avs.
Le dichiarazioni congiunte del senatore Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia, e del vicepresidente vicario Anci, Daniele Silvetti, confermano che la legge di bilancio non prevede tagli ai Comuni, contraddicendo l’immagine di un governo che penalizza gli enti locali.
Anche il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, ha espresso chiaramente la stessa posizione.
La legge di bilancio, lungi dall’imporre sacrifici aggiuntivi, introduce, invece, misure concrete di sostegno e incrementi significativi di risorse.
Un esempio tangibile è l’aumento fino a 250 milioni di euro del fondo dedicato ai minori affidati a seguito di sentenze dell’autorità giudiziaria, un intervento cruciale per la tutela dei soggetti più vulnerabili.
Si consolida inoltre il fondo di 60 milioni destinato ai centri estivi, un’iniziativa fondamentale per l’offerta di opportunità ricreative e formative per i bambini durante il periodo estivo.
L’espansione a 112 milioni del fondo perequativo verticale e l’introduzione di nuove norme di flessibilità sul fondo crediti di dubbia esigibilità rappresentano ulteriori segnali di un impegno verso il rafforzamento finanziario degli enti locali.
Queste risorse alimenteranno direttamente la spesa corrente, con benefici diretti e misurabili per i cittadini che usufruiscono dei servizi pubblici essenziali.
L’analisi più approfondita della manovra finanziaria rivela un quadro ben diverso da quello dipinto da Avs.
È evidente una maggiore attenzione alla flessibilità finanziaria e un consolidamento dei fondi esistenti (come il Fondo di Compensazione dello Sviluppo Regionale, Fcde) a sostegno della spesa corrente degli enti locali.
La persistenza di Avs nel negare o ignorare questi dati concreti suggerisce una volontà deliberata di distorcere la realtà, con l’obiettivo di creare un clima di tensione sociale e di strumentalizzare le preoccupazioni legittime degli enti locali per fini elettorali.
Questa strategia, oltre a minare la credibilità del partito, rischia di danneggiare la coesione sociale e di compromettere il dialogo costruttivo tra le forze politiche.
La priorità dovrebbe essere quella di un confronto basato su dati verificabili e proposte concrete, per il bene delle comunità locali e del Paese intero.







