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martedì 28 Ottobre 2025

Marche, 80.000 euro per la caccia: Movimento 5 Stelle denuncia clientelismo

La decisione della Regione Marche di stanziare ottantamila euro per le ispezioni sanitarie relative alla prossima stagione venatoria (2025/2026) ha sollevato un’ondata di critiche da parte del Movimento 5 Stelle, che la definisce un esempio emblematico di clientelismo politico.

Francesco Prosperi, aspirante consigliere regionale e volto del partito, denuncia una scelta profondamente discutibile, che getta ombre sulla trasparenza amministrativa e sulla reale volontà di agire nell’interesse collettivo.
Al di là della mera questione economica, l’allocazione di risorse pubbliche a favore della caccia emerge come un segnale in contrasto con le sfide ambientali impellenti che il nostro tempo richiede.

In un contesto globale segnato da crisi ecologiche, perdita di biodiversità e cambiamenti climatici accelerati, destinare fondi a un’attività come la caccia – tradizionalmente associata a potenziali impatti negativi sugli ecosistemi – appare una priorità incongrua.

La tempistica dell’annuncio, strategicamente collocata a ridosso delle elezioni regionali, amplifica i sospetti di una manovra politica volta a creare consenso tra una fetta specifica dell’elettorato, a discapito di una visione più ampia e responsabile.

Questo comportamento alimenta la percezione di una politica distaccata dai reali bisogni della comunità e orientata unicamente alla ricerca del consenso elettorale.

Prosperi sottolinea come l’investimento in iniziative di conservazione ambientale, progetti di ripristino ecologico e promozione di pratiche agricole sostenibili rappresenterebbe un utilizzo più saggio e lungimirante delle risorse pubbliche.

Invece di incentivare attività potenzialmente dannose per l’ambiente, la Regione dovrebbe impegnarsi attivamente nella protezione della fauna selvatica, nella salvaguardia degli habitat naturali e nella sensibilizzazione del pubblico verso la necessità di un rapporto più armonioso tra uomo e natura.
La critica non si limita alla singola decisione, ma si estende a un modello di governance che sembra dimenticare l’urgenza di affrontare le sfide ambientali con soluzioni innovative e sostenibili.

Il Movimento 5 Stelle invita la Regione a riconsiderare le proprie priorità, adottando un approccio più responsabile e attento alle esigenze del futuro, privilegiando la tutela del bene comune rispetto a logiche di breve termine e interessi di parte.

La scelta di investire in un futuro verde e sostenibile, sostiene Prosperi, è un dovere etico e una necessità impellente per garantire il benessere delle generazioni future.

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