La ricerca di un responsabile per le difficoltà che le Marche hanno affrontato negli ultimi anni anima un acceso dibattito all’interno del centrosinistra, con le frecce della critica puntate verso le figure di Matteo Ricci e Matteo Renzi.
La senatrice di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi, coordinatrice regionale del partito nel territorio marchigiano, ha espresso un giudizio severo sulla visita del leader di Italia Viva a sostegno del candidato regionale del centrosinistra, Matteo Ricci, sottolineando come tale gesto appare un’ammissione di colpevolezza.
L’analisi di Leonardi spazia ben oltre la mera polemica politica, ricostruendo un quadro di gestione che, a suo dire, ha lasciato profonde cicatrici nel tessuto socio-economico delle Marche.
Si fa riferimento a scelte politiche di portata significativa, come il definanziamento di settori cruciali per il benessere della comunità, con ripercussioni dirette sulla qualità dei servizi offerti.
L’operazione Indesit-Whirpool, promossa con grandi aspettative, è presentata come un’iniziativa fallimentare, incapace di generare i benefici sperati e anzi, potenzialmente aggravante la situazione occupazionale e industriale.
La vicenda Banca Marche, gravata da accuse di mala gestione e scelte strategiche discutibili, rappresenta un capitolo particolarmente doloroso per la regione, con conseguenze pesanti per i risparmiatori e per l’immagine del sistema bancario locale.
Non si dimentica, infine, la critica per l’inerzia dimostrata di fronte alle calamità naturali, in particolare l’alluvione, per la quale si contesta una risposta tardiva e inadeguata.
In netto contrasto con questa narrazione, Leonardi descrive il periodo di governo di Francesco Acquaroli come un’epoca di rinnovamento per le Marche.
Si evidenzia come l’amministrazione Acquaroli abbia saputo promuovere una ripresa sociale ed economica, senza tuttavia gravare sui cittadini attraverso aumenti della pressione fiscale, un elemento distintivo rispetto alle gestioni precedenti.
Il gesto di Ricci nell’invitare Renzi è interpretato come un errore strategico, una mossa che rischia di danneggiare la sua candidatura e di consolidare il vantaggio del candidato di centrodestra, Acquaroli, che appare destinato a confermare il suo mandato.
La prospettiva offerta è quella di una regione che ha ritrovato una via di sviluppo sostenibile, in grado di coniugare crescita economica e responsabilità sociale.
L’analisi si conclude con una ferma convinzione: il futuro delle Marche è nelle mani di Acquaroli.