giovedì 11 Settembre 2025
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Ricci sfida Acquaroli: Niente opere, zero investimenti!

Durante un acceso confronto pubblico organizzato presso la sede di Confindustria ad Ancona, Matteo Ricci, eurodeputato dem e aspirante Presidente delle Marche, ha lanciato una sfida puntuale all’attuale titolare, Francesco Acquaroli, candidato per un secondo mandato sostenuto dal centrodestra.

L’affermazione, perentoria e carica di significato, ha immediatamente inquadrato il dibattito su un tema cruciale per l’elettorato marchigiano: la capacità amministrativa di concretizzare investimenti e realizzare opere pubbliche.
Ricci ha contestato con veemenza la performance dell’amministrazione uscente, evidenziando un dato allarmante: la totale assenza di inaugurazioni di opere finanziate precedentemente al quinquennio, unita alla mancata introduzione di risorse aggiuntive al di là del tradizionale bilancio regionale.

Questa accusa, formulata con chiarezza, solleva interrogativi profondi sulla programmazione strategica e sulla capacità di attrarre finanziamenti esterni fondamentali per lo sviluppo infrastrutturale della regione.

L’eurodeputato ha poi precisato che la somma di 400 milioni di euro, erogata in seguito all’alluvione, rappresenta un’eccezione, un intervento di emergenza legato a una tragica calamità, e non il frutto di una politica di investimento strutturale e pianificato.
Ricci ha sottolineato come, durante il suo mandato di sindaco, sia stato in grado di mobilitare due miliardi di risorse, provenienti sia dall’Unione Europea che da fonti nazionali, dimostrando una competenza e una rete di relazioni che, a suo dire, mancano nell’attuale amministrazione.
Il confronto si è configurato come una disputa sulla capacità di leadership e sulla competenza amministrativa, con Ricci che ha puntato l’attenzione sulla necessità di un approccio più proattivo nell’ottenimento di finanziamenti esterni e nella realizzazione di progetti infrastrutturali vitali per la crescita economica e sociale delle Marche.
La questione sollevata va oltre la semplice inaugurazione di opere, toccando temi cruciali come la pianificazione strategica, la capacità di negoziazione e la gestione delle risorse pubbliche, elementi imprescindibili per una governance efficace e orientata al futuro.

L’affermazione di Ricci non è solo una critica, ma una proposta di cambio di paradigma, un invito a ripensare il ruolo della Regione Marche come motore di sviluppo e attrattore di investimenti.

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