Il ritorno del derby Ascoli-Sambenedettese, un appuntamento atteso da quasi quattro decenni, si è concluso con la vittoria per 1-0 dei bianconeri, coronata da una pacifica gestione della sicurezza che ha rappresentato un successo esemplare per le autorità.
L’incontro, carico di storia e rivalità, ha visto un’atmosfera vibrante all’interno dello stadio Del Duca, ma rigorosamente privo della presenza dei tifosi sambenedettesi, una scelta dettata da precise valutazioni di rischio.
La decisione, formalizzata con un decreto della Prefettura, è stata preceduta da un’approfondita analisi condotta dalla Questura e dal Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, enti che avevano evidenziato la potenziale criticità derivante dalla presenza contemporanea delle due tifoserie.
L’assenza dei sostenitori ospiti non ha attenuato l’intensità della competizione sportiva, ma ha permesso alle forze dell’ordine di concentrare le proprie risorse per prevenire qualsiasi tentativo di violazione dell’ordine pubblico.
Un dispositivo di sicurezza imponente, composto da circa trecento operatori appartenenti a diverse componenti delle forze armate e corpi di polizia – Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Polizia Locale – si è dispiegato nell’area circostante lo stadio e nelle principali vie di accesso.
L’utilizzo di un elicottero ha garantito una sorveglianza aerea costante, permettendo di monitorare la situazione in tempo reale e di intervenire prontamente in caso di necessità.
Oltre all’aspetto repressivo, la sicurezza è stata garantita anche attraverso un’attività di prevenzione mirata, con controlli approfonditi sui flussi di persone e veicoli, e la collaborazione con gli steward dello stadio, che hanno contribuito a gestire la folla e a garantire la correttezza dell’evento.
La pacifica conclusione del derby testimonia l’efficacia del coordinamento tra le autorità e l’importanza di una pianificazione accurata per la gestione della sicurezza negli eventi sportivi ad alto rischio, dimostrando come la prevenzione e la collaborazione siano elementi cruciali per preservare l’ordine pubblico e tutelare la fruizione sicura dello sport.
Il risultato va oltre la semplice gestione di un evento calcistico, rappresentando un modello di approccio alla sicurezza sportiva che bilancia la passione dei tifosi con la necessità di garantire la legalità e la convivenza pacifica.








