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venerdì 14 Novembre 2025

Udienza al Tar: Battaglia sui seggi e voto in Valle d’Aosta

Giovedì 29 gennaio 2026 si svolgerà un’udienza pubblica di notevole importanza presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Valle d’Aosta, destinata a dirimere complesse questioni legali emerse a seguito delle elezioni regionali e comunali.

Al centro del dibattito figurano due ricorsi elettorali di portata significativa, sollevati rispettivamente da Alleanza Verdi e Sinistra e da due cittadine, Monica Glassier e Sabrina Marando, affiancati dalla discussione del ricorso relativo all’esito delle elezioni comunali di Champdepraz.

Il primo ricorso, presentato da Alleanza Verdi e Sinistra, verte sulla corretta assegnazione dei seggi in Consiglio Regionale.
La controversia nasce dalla riassegnazione di un seggio, inizialmente attribuito al movimento, a favore dell’Union Valdôtaine (rappresentata da Cristina Machet), a seguito di un’attenta revisione delle schede contestate e provvisoriamente non attribuite.
La disputa ruota attorno alla validità di due schede elettorali, caratterizzate da un voto di lista in favore di Avs e da preferenze espresse per candidati comunali all’interno della stessa lista.
Avs contesta la dichiarazione di nullità di queste schede, sostenendo che l’esclusione di tale conteggio abbia erroneamente compromesso l’assegnazione del seggio, che secondo loro spetterebbe ad Andrea Campotaro, primo candidato escluso dalla lista.

La vicenda evidenzia una sottile ma cruciale distinzione interpretativa delle regole di voto e delle loro implicazioni sulla composizione del Consiglio Regionale.
Il secondo ricorso, promosso da Monica Glassier e Sabrina Marando, figure già protagoniste di iniziative di protesta, come le manifestazioni dei trattori contro le politiche agricole europee nel febbraio 2024, solleva una questione di legittimità costituzionale relativa alla modalità di espressione del voto nelle elezioni regionali del 28 settembre.
Le ricorrenti sostengono che il sistema delle tre preferenze di genere, introdotto dalla legge elettorale, fosse incongruo e avrebbe dovuto essere sostituito da un sistema di preferenza unica.
La loro contestazione si concentra sull’applicazione della legge elettorale modificata, a seguito dell’esito positivo del referendum confermativo del 10 agosto, data successiva al 25 luglio, data di indizione delle elezioni.
Questo solleva una riflessione più ampia sulla tempestività e sulla coerenza delle modifiche legislative in relazione alla data di convocazione delle elezioni, e sulla loro incidenza sulla volontà degli elettori e sulla correttezza del processo elettorale.
La vicenda apre un dibattito sull’opportunità di introdurre forme di voto più semplici e trasparenti, e sulla necessità di garantire che le modifiche legislative non alterino le condizioni di parità tra i candidati e le liste.

In sintesi, l’udienza del 29 gennaio si preannuncia un momento cruciale per la definizione di importanti questioni interpretative e costituzionali relative al sistema elettorale regionale, con implicazioni potenzialmente rilevanti per la composizione del Consiglio Valle e per il futuro delle elezioni in Valle d’Aosta.

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