sabato 16 Agosto 2025
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Aosta

Valpelline, Ferragosto in fiamme: un fulmine scatena l’incendio

Il giorno di Ferragosto, un evento atmosferico estremo ha innescato un incendio in alta quota, a Valpelline, nel cuore del territorio valdostano.
Un fulmine, in un contesto di temporale estivo tipico dell’Alta Via, ha colpito il sentiero che conduce al Col Brison, a circa 2300 metri di altitudine, generando una rapida propagazione delle fiamme.

L’incidente, avvenuto in un contesto di elevata criticità dovuta alla siccità estiva e alla conseguente elevata presenza di biomassa secca, ha richiesto un intervento tempestivo e coordinato.
La velocità con cui il fuoco si è diffuso, favorita da venti di Föhn, ha reso immediato il dispiegamento di risorse aeree.
Due elicotteri, operando in alternanza per garantire il rifornimento e la rotazione degli equipaggi, hanno effettuato lanci di acqua e coordinato le operazioni a terra.

Un team specializzato del Nucleo Antincendi Boschivi (AIB), supportato dai forestali locali di Valpelline ed Etroubles, ha lavorato senza sosta per arginare il rogo e prevenirne l’espansione verso aree di maggiore estensione boschiva e infrastrutture.
Le operazioni di spegnimento, rese particolarmente complesse dalla conformazione del terreno ripido e inaccessibile, hanno richiesto una grande capacità di coordinamento e adattamento alle condizioni variabili del territorio.

Al termine della fase di spegnimento attivo, l’attenzione si è concentrata sulla bonifica dell’area interessata.

Questo processo cruciale mira a rimuovere i residui infiammabili, a controllare i bracieri nascosti e a monitorare costantemente il territorio per prevenire riaccese, un rischio sempre presente in ambienti montani caratterizzati da microclimi variabili e da una topografia complessa.

La bonifica, che include anche la valutazione dei danni alla flora e alla fauna locale, è una fase essenziale per il ripristino dell’ecosistema e per garantire la sicurezza delle future escursioni.
L’episodio sottolinea la crescente vulnerabilità degli ambienti montani ai cambiamenti climatici e all’aumento degli eventi atmosferici estremi, un monito a rafforzare la prevenzione incendi, a migliorare la preparazione delle comunità locali e a promuovere pratiche di gestione forestale sostenibile.

La rapida risposta e la professionalità degli operatori hanno permesso di limitare i danni, ma l’evento rimane un campanello d’allarme per il futuro.

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