Ecco i risultati del concorso Lo Pan Ner, organizzato nell’ambito della 10a Festa transfrontaliera Lo Pan Ner – I pani delle Alpi, nel contesto di La Queyaz nel Comune di Arnad. Alla presenza del Sindaco Alexandre Bertolin, dell’Assessore ai Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz e del Vice presidente della Regione Luigi Bertschy sono stati premiati:






IL MIGLIOR PANE NERO
Il miglior pane nero – sezione A (con almeno il 30% di segale e con il lievito compresso)
- 1° Forno di Corgnolaz – Chamois
- 2° Forno di Crépin – Valtournenche
- 3° Forno di Sorreley – Saint-Christophe
Il miglior pane nero – sezione B (con almeno il 70% di segale e libera scelta del lievito)
- 1° Forno di Machaby – Arnad
- 2° Forno di Ehgne – Gressoney-La-Trinité
- 3° Forno di La Saxe – Courmayeur
IL MIGLIOR PANE NERO CREATIVO
- 1° Forno di Corgnolaz – Chamois
- 2° Forno di Vieux – Rhêmes-Saint-Georges
- 3° Forno di Le Morasse – La Salle



La manifestazione Lo Pan Ner – I pani delle Alpi coinvolge territori e comunità diversi, uniti storicamente dalla coltivazione della segale, che da sempre ha un ruolo centrale nella tradizione gastronomica alpina e nella gestione del territorio. L’iniziativa costituisce un significativo momento di restituzione partecipativa alla comunità, coordinato dal BREL – Struttura Attività espositive e promozione identità culturale, volto alla valorizzazione e alla riattivazione di un patrimonio immateriale di grande valore: il sapere tradizionale legato alla produzione comunitaria del pane.









Nel corso della cerimonia di premiazione, l’Assessore Jean-Pierre Guichardaz ha sottolineato come “Lo Pan Ner sia molto più di una festa: è un gesto collettivo che unisce generazioni, territori e saperi. Ogni anno, attorno ai forni, si rinnova una comunità che riconosce nel pane non solo un alimento, ma un simbolo di condivisione e di identità. La partecipazione di tanti volontari, forni e amministrazioni testimonia la forza di un patrimonio culturale che continua a vivere grazie all’impegno e alla passione di chi lo custodisce, e fa di Lo Pan Ner una delle esperienze più autentiche della nostra regione”.







